Terna, la società che gestisce la rete ad alta tensione, ha presentato al ministero dello Sviluppo economico un piano per la realizzazione di 130 megaWatt di batterie per l'accumulo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili.
Lo ha detto l'Ad della società Flavio Cattaneo nel corso di una conferenza stampa in cui ha sottolineato la necessità che ci sia "continuità tariffaria" che renda possibili i nuovi investimenti.
Il manager ha ricordato il prorompente sviluppo delle fonti rinnovabili e come un aiuto per la gestione di questo tipo di produzione "potrà venire dalla realizzazione di sistemi per l'accumulo dell'energia; ed è proprio in questa direzione che Terna intende muoversi avendo presentato al ministero dello Sviluppo economico un progetto per la realizzazione di 130 MW di batterie".
Terna è stato spiegato dai manager della società presenti all'incontro sta trattando con una società giapponese che hanno detto come sia prematuro fare ragionamenti sui costi "che sono stimati nell'ordine delle centinaia di milioni".
Per l'entrata in funzione delle batterie la stima è di un triennio, ma ha detto uno dei manager presenti "potrebbe avvenire anche prima".
Cattaneo ha voluto sottolineare l'importanza del supporto dato dalla regolamentazione allo sviluppo del business: "Nel biennio 2009-2010 a seguito dell'introduzione di un meccanismo di incentivazione da parte dell'Aeeg, l'ottimizzazione delle attività di dispacciamento - ovvero la gestione dei flussi di energia sulla rete - effettuata da Terna ha generato un minor costo per il sistema pari a 1,8 miliardi di euro". Per quello che riguarda la remunerattività dell'investimento l'Ad di Terna ha spiegato che "se l'energia viene impiegata per garantire la sicurezza del sistema non viene pagata".
L'avvio del progetto della batterie, che saranno impiantate principalmente nel meridione, arriva dopo che Terna e Enel si sono scontrati sulla questione del sistema di accumulazione per rendere più fruibile l'energia rinnovabile: "Una questione oramai superata", ha detto Cattaneo aggiungendo che con Enel (ENEI.MI: Quotazione) ci sono stati scambi di vedute "per evitare di muoversi sulla base di tecnologie differenti".
Le localizzazioni previste sono in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia regioni dove è stata maggiore la crescita dell'eolico.
(Alberto Sisto)
Fonte: Reuters