Magazine Diario personale
A volte succede di sentire nelle ossa uno straripante e totale controllo del proprio essere; una serena e pacata consapevolezza di poter fare agevolmente qualsiasi cosa; una lieve ma densa sensazione di compiere le scelte in piena autonomia. A volte capita di percepire il proprio cammino libero da gravose imposizioni; la gestione personale ruggente e vincente; la sudditanza psicologica un' inutile e stupida soggezione; il senso di inadeguatezza una fatale autotirannia che si scorge tramontare verso il più lontano orizzonte. A volte accade che il brivido caldo del selfgovernment sia una piacevole e neanche troppo sudata conquista; l'avvolgente coperta dell'autarchia una bella e irrinunciabile trepidazione.Purtroppo non è sempre così.Purtroppo, la sicurezza di testa e di corpo, di animo e di muscoli, di spirito e di nervi, la libera coscienza, spesso sono prodotti soggetti a scadenza.Perché, poi, ci sono giorni in cui il mondo tutto intorno sembra un posto inospitale al quale non si è preparati.La libera coscienza di MR, negli ultimi due giorni ha subito la sua naturale flessione grazie a qualche modo inurbano di troppo da parte di chi forse ha fatto uso di ipoclorito di sodio, di acquaragia o di soda caustica al posto del detergente intimo.Al momento, la coscienza di MR non risulta essere troppo libera.Però è pulita; l'ha lavata con il detergente intimo.