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Flop flop flop!

Creato il 10 febbraio 2015 da Patuasia

Non ho letto il Projet Ecole, ma da quello che emerge dai giornali mi pare di capire che si trattava di ampliare lo studio delle varie discipline, utilizzando la lingua francese e inglese. A sentire alcune insegnanti della scuola elementare, sembra che questo in parte già si faccia. Il francese viene impiegato per insegnare la storia, la geografia, la matematica ecc… chissà se è vero. Se così fosse la realizzazione di una scuola plurilingue si ridurrebbe al solo potenziamento della lingua inglese che tutti desiderano. Allora perché la Scuola ha detto no? I tempi erano troppo stretti? Probabilmente è così. Vero anche che una sperimentazione non dovrebbe partire dal desiderio di un paio di mamme con figlioletti in età scolare, ma da un disegno politico chiaro e finalizzato a un bacino di utenza più ampio di un paio di classi in via sperimentale.

Come mai questo piano non è mai stato preso in considerazione prima, quando i fondi c’erano? E perché la scuola, nonostante l’indennità del bilinguismo, è sempre stata pigra verso qualsiasi novità riguardo al francese?(Mi riferisco soprattutto alla scuola media). Forse perché l’indennità doveva essere un premio dato in seguito a un servizio e non un regalo istituzionale elargito a tutti indiscriminatamente? Ha perfettamente ragione la signora Jeannette Bondaz quando afferma “che dopo quarant’anni di un sistema scolastico bilingue all’avanguardia non si può mettere in ballo il problema della metodologia”. (Gazzetta matin). La verità è che la nostra scuola non è mai stata all’avanguardia! Quanti soldi sono stati spesi per la formazione degli insegnanti in Francia? Con questi risultati, possiamo dire che anche in questo caso i soldi sono stati buttati. Il fallimento del Projet Ecole riflette il fallimento di un sistema culturale e politico più ampio. Un sistema basato non sui contenuti, sui progetti, sullo sviluppo inteso anche come sfida, ma unicamente sul consenso e sulla sua salvaguardia.


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