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Florence Marryat

Creato il 26 maggio 2010 da Weirde

Salve a tutti, un lettore del blog mi ha fatto notare un libro fra le prossime uscite della casa editrice Castelvecchi chiedendomi se lo conoscessi, e ciò mi ha fatto scoprire che si tratta di un'opera veramente interessante che merita di essere presentata con un post a lei dedicato.
Ma partiamo dall'inizio. La notizia che circola sul web è che a Luglio (ma la data sarà probabilmente posticipata) la casa editrice Castelvecchi pubblicherà il libro Il sangue del vampiro, dell'autrice Florence Marryat.
Ora dovete sapere che Florence Marryat nacque in Inghilterra nel lontano 1833 e morì nel 1899, visse perciò in un periodo particolarmente difficile e soffocante per le donne: il periodo vittorianio. Suo padre era Frederick Marryat, scrittore piuttosto famoso all'epoca e amico di Charles Dickens, che essendo capitano di mare, fu il pioniere proprio dei romanzi marinareschi. Personaggio piuttosto anticonformista e moderno si separò dalla moglie e Florence passò l'infanzia un pò col padre e un pò con la madre, a turni. Con queste premesse potete ben capire che Florence era destinata ad essere ancora più anticonformista del genitore. Si sposò prima dei 21 anni e col marito, ufficiale dell'esercito, visse in India fino al 1860. Gli diede ben otto figli ma divorziò da lui una volta tornata in patria per poi risposarsi nel 1880. Nel 1881 recitò sul palcoscenico una commedia scritta da lei stessa. Ma in realtà aveva già iniziato a scrivere dal lontano 1865, prima per raccontare storie ai suoi bambini e poi professionalmente. Scrisse ben 75 romanzi durante la sua vita. E fu anche editrice, attrice, cantante, sceneggiatrice e medium dilettante.
Alcuni dei suoi romanzi, specie quelli legati al mondo del soprannnaturale che lei amava, sono veramente molto moderni ed erano innovativi per l'epoca, e avrebbe meritato maggior fama sia in passato che nel presente, invece è sempre stata una scrittrice di nicchia poco conosciuta.

Sito dell'autrice: http://florencemarryat.org/
Ma passiamo a parlare del suo romanzo che arriverà in Italia e che prova quanto questa autrice fosse avanti per la sua epoca:

The Blood of the Vampire by Florence Marryat

Titolo: Il sangue del vampiro
Titolo originale: The Blood of the vampire
Editore : Castelvecchi
Data di uscita: Luglio, ma forse verrà posticipata

Note: Questo romanzo fu edito nel 1897, lo stesso anno in cui fu pubblicato Dracula dell'autore di Bram Stocker e fu da lui eclissato purtroppo. Un vero peccato poichè era altrettanto nuovo e moderno ed introduceva una nuova figura del vampiro, troppo femminista per l'epoca vittoriana perchè potesse avere il successo che meritava.
Trama: Protagonista del romanzo è una donna vampiro figlia di uno scienziato pazzo e di una sacerdotessa voodo. Non succhia il sangue delle sue vittime, ma la forza vitale di coloro che ama, vorrebbe solo amare ed essere riamata, ma la sua stessa fisiologia lo rende impossibile.


Harriet Brandt, la figlia di uno scienziato pazzo e di una sacerdotessa vodoo di colore, è cresciutain Giamaica nella  piantagione dei suoi genitori '. Purtroppo il vizio di suo padre di vivisezionare gli schiavi li porta a ribellarsi, e ad uccidere lui e sua moglie. Harriet è risparmiata e viaggia attraverso l'Europa, incontrando l'eccentrica baronessa Gobelli e infine si stabilsce nella sua casa di Londra.

Anche se ognuno è inizialmente attratto da Harriet, le persone che si avvicinano a lei sembrano ammalarsi e morire. Le donne diventano profondamente sospettose di lei perchè i loro uomini la trovano irresistibile. Le donne credono che il suo fascino e la sua sensualità siano parte delle sue radici africane, e si sentono minacciate dalla sua apparente disponibilità sessuale. Anche se sono molto critiche contro di lei però non collegano mai il suo arrivo con le morti misteriosei. Questa connessione viene effettuata dal dottor Phillips, un razzista misogino, che crede che Harriet sia contaminata a causa del colore della pelle di sua madre e delle sue radici impure. Perciò consiglia ad Harriett di non sposarsi per non propagare il suo sangue malato.

In nessun momento vi è alcuna prova che sia Harriet a provoca le morti apparentemente inspiegabili: il lettore è guidato a tale conclusione, dal medico. Gli altri personaggi femminili si limitano ad  accettare senza discutere il suo giudizio, rimandando a lui sia come uomo e un membro della comunità scientifica. La "base scientifica delle sue affermazioni è che la nonna materna di  Harriet, mentre era incinta del suo padrone (era una schiava) fu attaccata da un pipistrello vampiro, che infettò il sangue di sua figlia, la madre di Harriett.  Egli riesce così a disumanizzare Harriet che finisce con l'accettare le sue parole.....
Note ulteriori: alcuni critici hanno tacciato quest'opera di acuto razzismo, ma in realtà l'autrice era semplicemente figlia della sua epoca, dove gli inglesi si consideravano superiori ai paesi che colonizzavano proprio per autogiustucarsi nella loro politica. Detto questo è innegabile che nel romanzo traspaia simpatia per il personaggio di Harriett che perciò non è visto dall'autrice come solo negativo.
Molte le similitudini con il romanzo Dracula, ma non sembra che i due scrittori abbiano mai discusso le rispettive idee, inoltre il vampiro della Marryat è psichico più che fisico e potrebbe essere visto anche come una rappresentazione simbolica della Nuova donna, che stava cercando di emergere all'interno della società inglese. Lei è economicamente indipendente, si muove liberamente, ed è sessualmente liberata. E 'questo comportamento, tanto quanto il suo patrimonio, che la fa apparire pericolosa e minacciosa. Vi è anche perciò una potenziale lettura femminista del romanzo, e come è noto l'autrice stessa era troppo anticonformista per la sua epoca. 


Trovo molto coraggioso da parte di Castelvecchi pubblicare questo romanzo, coetaneo di Dracula eppure così diverso. Come sarà accolto dal pubblico italiano?
Non lo so, certo è molto lontano dagli urban fantasy moderni, è un romanzo gotico, che si basa su idee di razza e di altro, lontane da noi (in parte), che potremmo percepire come vecchie, ma che in realtà sono sempre attuali. Consigliato a chi ha amato Dracula di Bram Stocker, i romanzi storici e gotici.


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