di Alessandro Ligas
Oggi il digitale è uno strumento potentissimo usato da moltissime persone ed è presente in ogni aspetto della nostra vita. Amministrazioni pubbliche, aziende private ed anche cittadini usano sempre di più gli strumenti offerti dalla tecnologia per farsi conoscere ed avere un rapporto diverso con gli utenti, personalizzando sempre di più i loro messaggi.
Uno dei vantaggi dell’arrivo del digitale sono le cosiddette “campagne di marketing online” che rispetto a quelle offline hanno diversi vantaggi. Uno lo abbiamo visto ed è l’estrema personalizzazione del messaggio interamente pensato e costruito sull’utente ed inoltre queste hanno la possibilità di poter misurare i risultati della campagna sia dal punto di vista quantitativo ma anche da quello quantitativo come l’efficacia ed il gradimento del messaggio.
Ma per farsi conoscere basta soltanto essere presenti nel web, nei social e fare campagne online? La risposta non può che essere negativa. No, non basta soltanto essere presenti nei social per farsi conoscere. Molti esperti di marketing consigliano di affiancare all’online anche le campagne tradizionali, o quelle chiamate offline, che tutt’oggi sono uno dei migliori strumenti per poter raggiungere i propri clienti. Come i “sempre verdi” volantini che sono sempre presenti nelle cassette delle lettere di tutti. Campagne che però soffrono della non misurabilità, da parte del committente, dei suoi effetti.
Recentemente è stato lanciato il primo servizio al mondo che semplifica il processo di stampa e distribuzione di flyer che consente alle attività commerciali di fare marketing offline a livello internazionale, o nazionale, con un budget ridottissimo, ma che soprattutto permette di tracciare l’andamento della campagna: stiamo parlando di Flyergenius.
Un progetto che ha l’obiettivo modernizzare il marketing tradizionale tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e che con una spesa minima (150€) può raggiungere qualsiasi città nel mondo. Il primo step è quello del flyer ma sono già in programma nuove funzionalità e nuovi servizi pensati appositamente per internazionalizzare i propri servizi.
Abbiamo incontrato il suo founder Roberto Massa che ci ha spiegato in cosa consiste il progetto.
Chi è Flyergenius cosa fa e con quali obiettivi nasce?
Flyergenius ha l’obiettivo di utilizzare le tecnologie digitali per modernizzare le campagne di marketing offline in modo da semplificare l’ideazione, l’implementazione ed il monitoraggio dei risultati e parte con i volantini ma è di più ampio respiro.
Come siete nati?
L’idea mi è venuta nel corso del 2015 e dopo alcuni mesi di sviluppo tecnologico e di creazione di una strategia di go-to market il sito è stato lanciato a febbraio 2016.
Come nasce il nome flyergenius.
Il genius semplifica e rende accessibile a tutti una campagna di marketing mentre il flyer è il primo strumento di marketing che abbiamo implementato e che aiuta sicuramente chi vuole lanciare un nuovo prodotto o servizio sul mercato locale o internazionale.
Come funziona?
Il sito funziona in questo modo: l’utente si iscrive e seleziona su una mappa operativa in tutto il mondo i punti dove vuole fare la distribuzione di volantini, seleziona il tipo di carta per la stampa e fa l’upload del flyer digitale. Dopodichè si seleziona il tipo di modalità di distribuzione, che può essere nelle mani dei passanti, nella cassetta delle lettere, nei veicoli parcheggiati o in piccoli mazzi nei negozi ee attende la conferma dell’ordine che arriva entro 48 ore. Flyergenius si occupa sia della stampa che della distribuzione sulla base delle norme locali e offre sempre prove dell’avvenuta realizzazione della campagna e ovviamente il cliente può inserire nel volantino digitale QR code, codici promo, per monitorare l’efficacia della campagna e migliorarla nel tempo.
A chi si rivolge?
Si rivolge principalmente alle aziende che vogliono testare un servizio/prodotto sul mercato e vogliono creare una campagna di marketing offline in poco tempo. E’ importante pianificare bene dove farla e realizzare un flyer accattivante in modo che i benefici derivanti siano elevati. Le campagne offline possono raggiungere un target molto consistente e se ben realizzate avere un ritorno superiore a quelle online. Lavoro nel settore digitale e mi rendo sempre più conto del fatto che i costi delle campagne di marketing online siano sempre più elevati e molto spesso non valgono assolutamente l’investimento e non ha senso farle solo perché le fanno tutti. Inoltre Flyergenius non vuole mettersi in competizione con il marketing online ma vuole offrire un servizio da affiancare e che spesso può funzionare meglio se si conosce bene il proprio target e si sa dove fare la campagna di marketing. Ad esempio se un Hotel della Sardegna o un B&B di Torino vuole cercare nuovi clienti in Nord Europa, può fare una campagna con Flyergenius andando ad offrire i propri servizi magari negli aeroporti o alle fiere del turismo e così via.
Qual è il vostro modello di business?
Flyergenius ha un margine che è dato dalla differenza tra il prezzo al cliente finale e i costi di stampa e distribuzione che variano a seconda dell’ordine.
Che difficoltà avete incontrato nel realizzare il vostro progetto? Come le avete risolte?
Le difficoltà sono sempre molte quando si avvia una startup ma abbiamo già avuto feedback estremamente positivi da svariate persone esperte nel settore e questo ci incoraggia a proseguire e migliorare quanto stiamo già facendo.
Come è nata la vostra squadra e come è composta?
Io sono il fondatore del progetto che sto portando avanti assieme ad un team di sviluppatori e dalla responsabile delle operations ma puntiamo a crescere molto velocemente nel prossimo futuro.
Che ruolo ha la rete nel vostro business?
Senza la rete il business non esisterebbe per cui è come l’acqua per la vita sulla terra.
Quali sono le competenze necessarie per avviare una startup e come si costruiscono?
Le competenze necessarie sono moltissime. Io personalmente do molto valore all’idea e al team che la sta portando avanti. Ritengo che molti settori, anche quelli più tradizionali possano essere innovati in maniera radicale per cui ci sono sempre opportunità per chi vuole avviare una startup. Inoltre è fondamentale il fatto che il progetto dietro la startup sia di altissimo livello e che anche i massimi esperti del settore diano feedback molto positivi e questa è di solito un’importantissima validazione.
Quali risultati avete ottenuto e quali sono i vostri prossimi passi?
Siamo una startup ma già affrontiamo i problemi di una multinazionale. Abbiamo in cantiere diverse partnership di alto livello e obiettivi di crescita ambiziosi.
Quali sono le tre principali azioni che dovrebbero attuare le istituzioni per supportare lo sviluppo delle startup?
Essere molto più veloci nel realizzare le cose che vanno fatte e puntare ad essere ai vertici almeno a livello italiano. Questo è un settore dove tutte le regioni si stanno muovendo e realizzando iniziative di supporto alle startup rilevanti per cui bisogna decidere se ci si vuole adagiare e restare tra le regioni meno sviluppate oppure premere sull’acceleratore e giocarsela con le migliori. Vent’anni fa è stato costituito a Cagliari il CRS4 che ha portato Cagliari ad essere un centro importante per le tecnologie digitali con la nascita di startup che sono diventate leader in campo italiano ed europeo ma da allora poco è stato fatto perché è mancata l’ambizione e la lungimiranza e si sono perse tante belle occasioni.
Cosa vuol dire per voi innovare?
Trasformare un modello esistente e le abitudini delle persone.
In un “tweet” cosa consigliate a chi, come voi, vuol fare impresa?
Puntare ad essere tra i migliori al mondo in un settore e perseguire i propri obiettivi con determinazione.