Il fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita del PIL italiano per l’anno in corso: la previsione parla di terzo anno di recessione consecutivo per l’economia italiana con una contrazione pari a -0,1%
Contrazione comunque migliore di quella registrata nel 2012 (-2,4%) e nel 2013 (-1,9%).
Di positivo c’è che per il 2015, l’FMI prevede finalmente una ripartenza (+1,1%) come effetto delle misure che la BCE dovrebbe adottare, aggiungendo però che tensioni geopolitiche e livelli bassi di inflazione potrebbero correggere al ribasso le stime di crescita.
L’FMI afferma essere necessarie riforme strutturali in grado di sbloccare il potenziale di crescita del paese, partendo dalla riforma del mercato del lavoro (e senza cessare il programma di risanamento del debito pubblico).