Ho consultato il dizionario delle fobie e ho scoperto che esiste una fobia per qualsiasi cosa e che queste fobie hanno spesso dei nomi esaltanti. Nella definizione di tutte queste paure, l’oggetto della paura è preceduto dagli aggettivi “persistente, anormale e ingiustificata”, per esempio la fotoaugliafobia è “la paura persistente, anormale e ingiustificata delle luci brillanti”. Queste sono alcune delle fobie che personalmente trovo più interessanti:
- Sarmasofobia: paura dei giochi amorosi;
- Venustrafobia: paura delle belle donne;
- Bathofobia: paura della profondità;
- Vitricofobia: paura del patrigno;
- Aeronausifobia: paura di vomitare a causa del mal d’aria;
- Deipnofobia: paura delle cene e delle conversazioni al momento della cena;
- Oicofobia: paura dei dintorni della propria casa;
- Ritifobia: paura delle proprie rughe;
- Xirofobia: paura del rasoio da barbiere;
- Leucofobia: paura del colore bianco;
- Ideofobia: paura delle idee;
- Quionofobia: paura della neve;
- Uranofobia: paura del paradiso.