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Fobocrazia: un romanzo distopico di Loris Grassulini

Creato il 21 marzo 2022 da Gliscrittori
Fobocrazia: un romanzo distopico di Loris Grassulini

Libri Comunicato stampa. Fobocrazia, il nuovo romanzo distopico e ucronico di Loris Grassulini (Giovane Holden Edizioni). Dalla realtà della pandemia al futuro distopico che indaga come avrebbe potuto andare, rivelando le fragilità della moderna società.

In verità non sapevo più se il virus circolasse ancora o fosse stato debellato. Questo non contava più. Adesso vivevamo (o sopravvivevamo) in quella nuova realtà di sicura segregazione, di ovattata e asfissiante protezione. Quella era la vita, adesso, e ciò che l’aveva determinata non era più così importante. Oramai era storia.
Ci eravamo scoperti troppo liberi e perciò indifesi e in pericolo, ci ritrovammo protetti, ma sudditi e prigionieri.
Questo fu il prezzo da pagare per sconfiggere un Virus, o semplicemente la sua Idea.
Alla fine il virus, semmai fosse davvero esistito, sarebbe stato il male minore.
L’uomo comunque è un animale con uno straordinario spirito di adattamento, saprebbe ‘far la bocca’ alle peggiori situazioni, e quindi anche a quelle avvilenti condizioni il popolo riuscì ad abituarsi in qualche modo. Per non morire. La vita in fondo non è altro che questo: un lungo tragitto tortuoso e convulso di strane, spesso incomprensibili circostanze, alle quali, per potervi sopravvivere, ci ostiniamo a voler dare un senso.
Io intimamente vivevo oramai la realtà come un incubo ad occhi aperti, aggrappato a quell’ostinato istinto di sopravvivenza tipico, spesso, dei meno coraggiosi. Per tutelare il barlume di sanità mentale rimastami mi sforzavo di pensare che, come tutto era accaduto d’improvviso, allo stesso modo improvvisamente ci saremmo destati da quel tormento, da quell’abisso surreale.
Loris Grassulini, Fobocrazia

Fobocrazia

di Loris Grassulini
Giovane Holden Edizioni
Distopico | Ucronico
ISBN 978-8832929805
ebook 3,49 €
Cartaceo 12,00€

Sinossi

La dura battaglia contro una piaga sanitaria planetaria si trasforma ben presto in qualcosa di forse più orribile: il progressivo e totale annientamento delle più elementari libertà individuali.
Romanzo breve che si colloca a pieno titolo nella più classica tradizione ucronica e distopica, prendendo spunto e origine da un evento contemporaneo reale e catastrofico: la pandemia di Covid-19. La storia, essenzialmente drammatica, lascia trasparire un crudo e viscerale sarcasmo di fondo, equiparando in modo sottile, ma non troppo, le dinamiche di propagazione e affermazione di una entità venefica e impalpabile quale un virus appunto, a quelle di una idea, ma ancor più di una ideologia. La narrazione è incalzante a guisa di un semplice spaccato di cronaca, ma nei suoi punti più intensi focalizza l’attenzione del lettore sui fragili equilibri, costantemente messi in discussione, di quelle più elementari logiche sociali che stanno alla base della nostra stessa convivenza civile e della relazione tra l’individuo, i suoi gruppi di appartenenza e il potere costituito.
La dura battaglia contro una piaga sanitaria planetaria si trasforma ben presto in qualcosa di forse più orribile: il progressivo e totale annientamento delle più elementari libertà individuali. Il romanzo non vuole ammiccare in alcun modo alle risibili teorie complottiste che hanno puerilmente proliferato durante lo sforzo bellico contro la pandemia da Covid-19, bensì vuole mettere a nudo tutte le fragilità della nostra cultura e della nostra civiltà contemporanea, usando il virus come dura e calzante metafora della diffusione di una ideologia malata e mortale. E, ovviamente, non può esserci spazio in questa tipologia di storia per un mieloso e insignificante lieto fine.


Loris Grassulini

Loris Grassulini è nato a Pontedera nel 1976, vive a Ponsacco (PI), nella suggestiva Toscana. Una Laurea in Filosofia conseguita presso l’Università di Pisa. Socio amministratore di una azienda che opera nel settore del gioco legale. Una passione profonda per la scrittura e un vivido interesse per la Politica, intesa nell’accezione più nobile del termine. Ama definirsi inguaribile realista e cinico sognatore.


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