Nonostante il caldo e l’afa, io non rinuncio facilmente ai lievitati..e da quando Matteo sperimenta con la pasta madre, nonostante il caldo, abbiamo rallentato ma mai bloccato del tutto la produzione! E quindi almeno una volta a settimana si fa la pizza, mangiando ad orari assurdi per accendere il forno il più tardi possibile la sera.
Non amo l’estate e non ho voglia di rinunciare ai cibi per me in assoluto più confortanti. Ieri ho voluto sperimentare la cottura di un lievitato nella pentola Crafond. Sinceramente ero un po’ scettica, già la cottura delle torte mi lasciava qualche dubbio, ma i lievitati così sensibili e delicati.. e invece mi sono dovuta assolutamente ricredere! Anzi dirò di più, di tutte le cotture che finora ho sperimentato con questa pentola, questa è quella che mi ha dato più soddisfazione di tutte! Ho ottenuto una focaccia morbida e soffice, con una bella crosticina esterna. Sono molto soddisfatta e vedrete diverse ricette lievitate cotte in questa pentola prossimamente..
Purtroppo non sono un’esperta di lievitati e francamente non avendo la planetaria non è per me comodissimo realizzarli..però ogni tanto mi dà soddisfazione farli e mi piace condividere con voi il procedimento, anche se in realtà è banale.
Come impasto io ho utilizzato un impasto base con pasta madre, ma volendo potete provare con un impasto con lievito di birra che siete abituati a fare.
Ingredienti per una focaccia di 20cm di diametro:
200g di farina (potete usare la farina che preferite, meglio una farina forte come una 0 o manitoba tagliata con altre farine)
120g di acqua
1 cucchiaino di sale
10g di zucchero
15g di sciroppo d’agave o d’acero o altro dolcificante
40g di pasta madre
60g di burro vegetale fuso
la punta di un cucchiaino di cannella in polvere (facoltativo)
Semi di papavero
2-3 cucchiai di dolcificante naturale o zucchero
Procedimento:
In una ciotola capiente pesate le farine, l’acqua, lo zucchero, lo sciroppo d’acero e la pasta madre spezzettata con le mani. Lasciate il tutto da parte nella ciotola per una mezz’ora circa. Quindi impastate bene con le mani, meglio ancora se disponete di una planetaria, per almeno 15-20 minuti. Otterrete un impasto molto morbido e appiccicoso. Spolverate un po’ di farina in una ciotola e adagiatevi l’impasto. Praticate una croce sulla superficie e coprite con un canovaccio pulito. Io solitamente lascio l’impasto nel forno chiuso e spento durante la lievitazione.
Lasciate lievitare per almeno 4 ore. Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e con un pochino di farina sulla spianatoia stendetelo in un rettangolo.
Per rafforzare la lievitazione bisogna piegare l’impasto quasi come fosse una pasta sfoglia. Qui trovate la spiegazione su come procedere.
Dopo aver piegato l’impasto io l’ho steso subito in un rettangolo. Spalmate sulla superficie il burro fuso a cui avete mescolato la cannella e il dolcificante. Cospargete la focaccia con semi di papavero in quantità secondo il vostro gusto. Quindi arrotolate l’impasto, sigillate le estremità e avvolgetelo su se stesso dando una forma simile a quella di una chiocchiola. Posizionate la focaccia all’interno della pentola Crafond, coprite con un canovaccio e lasciate lievitare ancora per 6-7 ore. Trascorso il tempo di lievitazione spennellate la superficie della focaccia con del latte vegetale e una spolverata di zucchero di canna, coprite con il coperchio e cuocete a fiamma bassissima per almeno 40 minuti.
Passati i 40 minuti di cottura sollevate il coperchio, asciugatelo dalla condensa e girate la vostra focaccia con una paletta di silicone così da farla dorare anche dall’altro lato. Coprite di nuovo con il coperchio e lasciate cuocere ancora per 10-15 minuti circa.
Lasciate raffreddare e servite. Se volete potete spolverizzare la superficie con zucchero a velo, oppure servirlo con sopra una glassa di zucchero o ancora, come abbiamo fatto noi, spalmarvi della confettura di fragole o lamponi.
Note:
Come ho scritto sopra noi non siamo esperti nella lievitazione, è un mondo vastissimo e delicato di cui so veramente poco, ma siamo molto soddisfatti dei risultati e fieri della nostra pasta madre. Ci piace sperimentare e divertirci impastando con farine diverse.
Uno dei difetti maggiori della pasta madre è sicuramente il retrogusto acido. Noi abbiamo sperimentato i diversi tempi di lievitazione e impastando la mattina presto per la sera otteniamo un risultato molto buono, non acido e ben lievitato.
Spero che la ricetta vi piaccia e non fatevi spaventare dai lievitati perchè anche per chi non ne sa molto ed è alle prime armi danno davvero molta soddisfazione, basta insistere un pochino!
Io volevo un pane-focaccia piuttosto neutro, quindi con questa ricetta otterrete una focaccia non molto dolce, che poi addolcirete con la glassa o la confettura, se la volete già di base più dolce potete aggiungere zucchero nell’impasto.