Intanto ho diradato le sedute di fisio, non posso piu' perdere giorni in mancati allenamenti. Ho incrementato la corsa, ed ora 12 km li tengo bene, (sopprattutto se li faccio con Carla), e il nuoto, finalmente nella 50m all'aperto. Oramai il braccio e' quasi steso, forzare ulteriormente non serve, il ferro lo blocca in maniera definitiva.Altro impedimento (piacevolissimo) e' la gestione del team Spartans, la nostra associazione, che sta crescendo in maniera esponenziale, tanto che i nostri triathleti sono oramai 20, a cui dobbiamo aggiungere altri 20 fra podisti e ciclisti, il che fa 40. Una bella truppa, soprattutto simpatica ed affiatata, come se ci conoscessimo da tempo. E' il nostro spirito, amici che fanno sport, per divertimento.
L'altra faccia della medaglia e' che la Trek, compagnia di tante avventure ciclistiche, ha subito un danno irreparabile nell'incidente, a prima vista passato inosservato, ma che a Pescara (per fortuna solo alla fine) ne ha decretato la fine: una crepa al carbonio del movimento centrale la rende irreparabile.