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Focus - Mediaset, Berlusconi jr anche a.d. Vivendi guarda sempre a Premium

Creato il 30 aprile 2015 da Digitalsat

Focus - Mediaset, Berlusconi jr anche a.d. Vivendi guarda sempre a PremiumNon è un terremoto, piuttosto una crescita naturale: oltre che vicepresidente con deleghe, Pier Silvio Berlusconi diventa anche amministratore delegato di Mediaset prendendo il posto di Giuliano Adreani. Quest'ultimo resta nel board e nel comitato esecutivo del gruppo televisivo e mantiene inoltre la presidenza di Publitalia e «supporterà» il suo sostituto nel mondo della raccolta pubblicitaria.

Intanto, mentre il padre Silvio studia sempre più concretamente la vendita del Milan, la galassia di famiglia ha anche piste in acquisizione oltre che di dismissione. Al timone nelle mani di Pier Silvio, comunque sempre insieme al presidente Fedele Confalonieri confermato per altri tre anni dal Cda nominato dall'assemblea di ieri, la Borsa non ha reagito (+1% a 4,6 euro, sempre sui massimi degli ultimi quattro anni) e Confalonieri resta molto ottimista perchè, dopo aver passato la crisi senza troppi danni e con un consistente taglio dei costi, vede la possibilità di crescere in Italia e all'estero, anche con acquisizioni se necessario. Le prime novità potrebbero comunque essere sulla partita per Mediaset Premium.

Lo stesso Pier Silvio, vero ideatore della pay tv pensata soprattutto per evitare l'esclusiva di business a Sky, conferma di essere disponibile a nuovi soci di minoranza, dopo che Telefonica entrando con l'11% ha 'quotatò la società scorporata 900 milioni. Un prezzo forse troppo elevato per gli eventuali appetiti di Murdoch, che comunque dovrebbe affrontare non pochi problemi di Antitrust, meno per gli interessi di Vivendi, che avrebbe molta voglia di uscire dal mercato francese. Per ora il gran capo Vincent Bollorè ha voluto aspettare il via libera delle autorità brasiliane - per questioni di concorrenza su quel mercato - al suo ingresso in forze in Telecom Italia, ma ora starebbe ragionando su impiegare più in fretta gli oltre 10 miliardi che il gruppo ha in cassa.

A proposito di cassa: a parte la vendita del Milan, appesantito da oltre 300 milioni di debiti e in un business finanziariamente ormai insostenibile, la 'galassia Berlusconì sta pensando a utilizzarla. Per 120-150 milioni Mondadori ha infatti pronto a breve l'acquisto di Rcs libri, mentre Ei Towers ha prima lanciato un'Opas e ora non molla sull'integrazione con Rai Way. Rimane incerta la riduzione imposta da Bankitalia nella partecipazione in Mediolanum: a Fininvest non piace - c'è un ricorso pendente al Tar - ma se dovesse procedere alla vendita di azioni della banca avrebbe altre munizioni in tasca. Dando per scontata la cessione del Milan, oltre un miliardo.


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