Mentre Mediaset Espana, la controllata spagnola del Biscione, chiude il 2013 con un utile netto in calo rispetto all'anno precedente e stime deludenti sulla raccolta pubblicitaria, il titolo Mediaset a Piazza Affari non reagisce. Tra gli analisti c'è chi si interroga sul perchè di questo andamento e chi invita alla cautela in attesa delle prossime mosse del gruppo di Cologno Monzese.
«Sono sorpreso dall'andamento del titolo -dice l'aministratore delegato di Millennium Sim, Andrea Tempofosco- perchè effettivamente la corsa è stata particolarmente rilevante. Probabilmente si dà per scontato che ci sia una ripresa del mercato pubblicitario, ma sul fatto che questa possa portare risultati positivi mi sembra che vi siano attese un pò eccessive. Anche perchè la ripresa deve poi tradursi in realtà. A meno che -sottolinea- non vi siano dietro operazioni straordinarie che verranno ufficializzate in futuro e che possono dare una prospettiva in questo senso. Perchè quello che è anomalo è la tenuta del titolo anche alla luce dei risultati delle controllate».
Anche perchè, secondo un altro analista, «i risultati di Mediaset Espana erano più bassi delle attese. Rispetto ai numeri del consensus, dunque, tenderei per Mediaset ad aspettarmi uno scenario in cui utile non c'è, se non addirittura tenderei a pensare a una piccola perdita». Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria in Italia, «lo scenario è di ripresa e fiducia, ma dopo i cali forti di pubblicità negli ultimi anni, c'è spazio per la ripresa. Questa - osserva un analista - ci sarà, ma non subito. Mediaset nel quarto trimestre non è andata molto bene, soprattutto in relazione ai suoi competitor più diretti, ovvero Rai, Sky e La7» Insomma il titolo sembra un pò caro.
Secondo Stefano Fabiani responsabile delle gestioni patrimoniali di Zenit Sgr, l'azione beneficia più in generale «della rinnovata attenzione ai paesi periferici dell'area euro. Direi in effetti sui dati di oggi che le valutazioni iniziano a essere abbastanza tirate, però diciamo che si sta comprando molto nell'ipotesi di ripresa. È difficile dire se sia sopravvalutato, sicuramente ai multipli odierni incorpora molte aspettative, Un pò cara lo e , ma non è detto che debba scendere». Ciò a cui guardano gli investitori, in realtà, è proprio il dossier Digital+. Della partita per rilevare la quota del 56% di Prisa potrebbe esserci anche Mediaset che con la controllata Mediaset Espana detiene il 22% insieme Telefonica (pure al 22%).
Telefonica si è detta interessata a rilevarla e probabilmente anche Mediaset. «C'è una finestra di opportunità - afferma un analista - che permette a Telefonica e Mediaset Espana di fare un'offerta per il 56%. Il messaggio comunque delle due società è che nessuno si aspetti che qualcosa possa accadere a breve. Sono operazioni che richiedono due o tre mesi per essere completate» Secondo l'analista «è più probabile che alla fine siano Mediaset e Telefonica a prendersi questa quota. Piuttosto che lasciare spazio ad una Al Jazeera che arriva a scompaginare, meglio mettere soldi su piatto e vedere cosa succede».