Reti, contenuti, telecomunicazioni. Tutto si sta intrecciando per reggere l'impatto dei nuovi giganti della comunicazione e l'Italia non sfugge al trend: Mediaset e Telefonica hanno rafforzato la loro intesa nella pay tv, mentre su Metroweb il principale azionista F2i ha aperto il dossier a Vodafone, dopo aver già incontrato Telecom.
Sul fronte più televisivo, Telefonica (tramite la controllata Telefonica de Contenidos) ha definitivamente concluso l'acquisto annunciato in estate dell'11,1% di Mediaset Premium per 100 milioni, dando cosi' alla televisione a pagamento un valore d'impresa di 900 milioni. È un passaggio formale reso possibile dall'avviamento a inizio anno della società indipendente creata dal Biscione, alla quale sono passati anche i dipendenti, per permettere l'ingresso del socio. Franco Ricci è ovviamente confermato amministratore delegato e Marco Giordani presidente, ma il fatto nuovo è che Telefonica ha designato Luis Velo Puig-Duran come suo componente nel Cda.
Non si tratta di una scelta qualsiasi: Velo Puig-Duran è di fatto il responsabile mondiale dei contenuti per il gruppo spagnolo e un'indicazione simile affievolisce le ipotesi che Telefonica sia entrata in Premium pronta a uscirne a breve. Rimane valido il quadro secondo il quale gli spagnoli potranno lasciare spazio a Vivendi guidata da Vincent Bollorè, in ottimi rapporti con il 'mondo Berlusconi', ma prima si deve attendere la definizione del dossier brasiliano dove Telefonica, pronta a lanciare soprattutto per questo un aumento di capitale da quasi 4 miliardi, sta acquisendo proprio da Vivendi l'operatore Gvt.
L'intreccio è anche nei tempi, mentre le reti veloci nelle quali passeranno sempre più contenuti sono al centro dei desideri di molti. Come nel caso Metroweb: F2i potrebbe cedere tutta o parte della sua quota di quasi il 54% e nelle ultime ore il suo numero uno Renato Ravanelli ha visto il Ceo di Vodafone Italia Aldo Bisio per un primo incontro sul dossier. È lo stesso passo compiuto la settimana scorsa con Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom.
Ma siamo solo al primo giro di una partita complessa: seguirà presto un secondo round nel quale i pretendenti presenteranno i piani industriali e solo successivamente le eventuali offerte. Telecom non vuole compagni di cordata, ma i tempi per una decisione sono ancora lunghi: nel suo Cda di fine mese F2i potrebbe presentare prime informative, ma per prendere decisioni se ne riparla verso primavera.