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Focus – Niente è come sembra

Creato il 05 marzo 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2015
  • Durata: 104'
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Genere: Thriller
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Glenn Ficarra, John Requa
  • Data di uscita: 05-March-2015

La sceneggiatura è la chiave di volta di questo bel film con Will Smith e Margot Robbie che, senza la necessità di artificio alcuno, ci cattura con eleganza fino all’ultimo fotogramma.  Glenn Ficarra e John Requa, autori e registi, danno testimonianza di un vero e grande talento. Ottima anche la prova dei comprimari Rodrigo Santoro e Gerald Mc Raney.  Il film, (2015) della Warner Bros, e prodotto da Denise Di Novi, mette in evidenza il fatto assodato che un buon testo e una buona recitazione valgono mille volte più degli effetti speciali, sprecati a volte, in produzioni megagalattiche dove manca, per così dire, la spina dorsale di una scrittura intelligente.

Temi pirandelliani attraversano questo film/commedia, che ha veramente poco di trhiller o giallo. Così è se vi pare, sottolineava il grande drammaturgo siciliano; in questo caso lo spettatore è stimolato a guardare ogni fotogramma per capire come stanno veramente le cose e cosa c’è dietro le apparenze.

Will Smith (Nicky), ma anche la sua sensibile partner, l’attrice australiana Margot Robbie (Jess), danno una bella prova attoriale che non ha niente da invidiare alle interpretazioni teatrali. La vicenda è giocata su una serie di giochi di specchi e immagini riflesse dove l’apparenza non è la realtà. Le vicende e la trama rendono giustizia al titolo italiano: Focus – Niente è come sembra.  Contribuisce alla resa ottimale del film anche una superba fotografia nella quale vediamo una serie di sequenze giocate sugli effetti ortogonali. La visione alternata d’immagini orizzontali e verticali dall’alto con effetto google map, sia dei grattacieli sia degli spazi ristretti di una stanza, contribuiscono a creare un’atmosfera di sospesa di ironico voyeurismo.

La storia sembra scontata, ma presto vedremo che lo è solo in apparenza: un borseggiatore professionale ha una nuova partner: una giovane e affascinante allieva che ambisce a diventare esperta, ma che non vuole usare la seduzione, come arma di lavoro. La scintilla scatta tra i due. Ma Nicky non è ancora pronto a una storia. La premiata ditta di truffatori capitanata dal nostro eroe, con tanto di ufficio aziendale di colleghi alle spalle, è tratteggiata in maniera estremamente divertente. Gruppi di lavoro di ladri psicologi studiano le tecniche più adatte a perpetrare la truffa più raffinata. Nicky rivela alla sua allieva che anche suo padre è del campo e le svela la tecnica più pericolosa: quando si viene scoperti, il compare deve bruciare il proprio compagno anche a rischio della vita. Queste le spietate leggi del furto! Nella seconda parte del film la bella Jess rende la pariglia al maestro, dimostrando di essere ormai esperta in ogni tipo di doppio gioco. Si arriva così all’ultima scena, in cui Will con un ultimo scambio di ruoli ci conduce a una nuova sorpresa e quindi all’epilogo finale. Un film interessante, mai banale e con un grande appeal.

Qualche appunto da fare alla pellicola riguarda le poco subliminali citazioni reiterate di marchi famosi; forse sarebbe stato più elegante citare la cosa, come fanno molti, prima della visione. Parere negativo anche per gli abiti di Nicky, inadatti al personaggio e molto fastidiosi a vedersi. Scelti forse proprio per la loro ineleganza, dalla costumista Dyna Pink, ma Smith è elegante di suo e neanche delle improbabili giacche tramate, abbinate a tremende camicie a quadretti, riescono a nascondere la sua classe e lo stile del suo personaggio di ladro gentiluomo. Perfetti gli abiti di Jess, che con il suo fisichetto mozzafiato non ha bisogno di aiuti.  Da non dimenticare che la storia passa dall’America piena di neve di New York al vivace quartiere francese di New Orleans, alla rutilante e ancor più colorata atmosfera di Buenos Aires: immagini bellissime e accattivanti, al punto da indurre lo spettatore all’idea di progettarci un viaggio. Emblemi della molteplicità dell’essere? Un film da vedere

Alessandra Cesselon


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