Entrate complessive per quasi 3 miliardi, tra canone e spot, quasi 12 mila dipendenti, uno share vicino al 40% nell'intera giornata. Sono i numeri della Rai, al centro della riforma che approvata oggi Consiglio dei ministri. Nell'anno passato, la tv pubblica ha subito un taglio di 150 milioni da parte del governo e ha ceduto in borsa il 35% della controllata Rai Way.
IL BILANCIO - Le entrate totali ammontano, nel bilancio 2013, a 2.748 milioni: 1.756 da canone (con un'evasione al 27% e quest'anno stimata a ridosso del 30%), 682 milioni dagli spot e 291 milioni da ricavi commerciali. Il bilancio 2013, a fronte di una caduta delle entrate pubblicitarie dell'8,5%, si è chiuso con un utile di 5 milioni, grazie alla riduzione dei costi realizzati negli ultimi anni. Anche il bilancio 2014 dovrebbe registrare un leggero utile. La posizione finanziaria netta è negativa per 441 milioni.
IL PERSONALE - I dipendenti, secondo gli ultimi dati del Mef, sono quasi 12 mila, di cui oltre 550 dirigenti. I giornalisti non dirigenti sono 1.278, i dirigenti 303. Il resto del personale conta 8.501 dipendenti. I dirigenti non giornalisti sono 262. Il personale a tempo determinato, tra giornalisti e non, conta 1.360 unità. I collaboratori sono 10.019. Il costo complessivo è di 933 milioni, in calo dell'1,3% rispetto al 2012.
LE SEDI - I centri di produzione sono nove, a Roma, Milano, Napoli e Torino. Le sedi regionali sono 21, con una copertura di tutto il territorio. Sono stati avanzati nel recente passato progetti di razionalizzazione delle strutture, con una distinzione tra semplici uffici per le realtà più piccole e sedi vere e proprie. Le sedi estere, dopo la riduzione degli ultimi anni, sono ora 11.
GLI ASCOLTI - La Rai è leader negli ascolti in Italia. Nel 2014 nell'intera giornata lo share è stato del 37,5% (con una riduzione dell'1,1% rispetto al 2013) su un pubblico complessivo di 10 milioni 397 mila spettatori. In prima serata lo share è stato del 39,3% (-0,7%) su un pubblico complessivo di 25 milioni 591 mila spettatori. Anche per la tv pubblica è in atto uno spostamento di pubblico dalle reti generaliste alle specializzate.
LE TESTATE - Le testate televisive della Rai sono otto, per un costo complessivo di 282 milioni. L'attuale vertice ha adottato un piano di accorpamento, ora in fase di attuazione, che porterà alla nascita di due newsroom ed, in prospettiva, una sola. È in atto un processo di digitalizzazione che dovrebbe chiudersi nel 2016.
FICTION E CINEMA - Il valore della produzione di fiction è di 194 milioni (compresi i cartoni animati), quella del cinema, tra produzione e acquisto per la free tv, di 234 milioni.