Grigio antracite nella stanza vuota
e lembo di cielo stellato come in sogno.
E tu falena impazzita che resa cieca
continui a roteare senza tema di bruciare,
tacchi a spillo e calze a rete (rigorosamente),
intorno al medesimo "lume" e crei
ripetuti e scomposti cerchi concentrici
pari in linea retta a quell’incedere maldestro
di un equilibrista da fiera paesana.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)