GOL!
Bentornato a casa Foggia. Messa alle spalle la trasferta capitolina ed il pirotecnico 3 a 3 contro l’Atletico Roma (fu Cisco, fu Lodigiani), Zemanlandia riapre i battenti sul terreno amico dello Zaccheria. Di scena ci sarà il Siracusa, penultimo e 8 punti incamerati sinora. L’impresa è tutt’altro che mastodontica per la compagine rossonera. Tanto più che, alla vigilia, i satanelli giungono con una serie di record inanellati in sole dieci giornate.
GOL FATTI E GOL SUBITI – La vittoria di ieri del Novara, 3 – 0 sull’Albinoleffe, ha rovesciato le parti. Tuttavia, prima che la brigata Gonzales & Co schiantassero gli orobici, i ragazzi di Zdenko detenevano la vetta dell’ipotetica classifica di gol realizzati fra tutti i campionati professionisti. 24 reti in 10 giornate. Va detto però che, malgrado lo score di 26 palloni incasellati alla voce “gol fatti”, i novaresi hanno giocato due partite in più rispetto al Foggia (12 contro 10). E, dunque, il primato dei piemontesi è tutt’altro che solido. E, soprattutto, proporzionalmente inferiore (2.4 reti a partita per il Foggia, 2.16 per il Novara). Nessuna sorpresa. L’attitudine all’offesa è un classico delle squadre di Zeman. L’importante non è badare a non prender gol, ma farne uno in più dell’avversario. Una filosofia calcistica spettacolare ma pericolosa, che se esalta il gioco d’attacco, lascia spesso a desiderare in fase difensiva. I terzini con licenza di far male, i centrali alti ed i portieri quasi volanti, concedono vere e proprie autostrade agli attaccanti. Così, il Foggia di Zeman, conta anche la peggior difesa in assoluto con 21 reti subite. Demerito, certo, anche della scarsissima forma di un Ivanov mai impeccabile e spesso colpevole di magagne ridicole. Il Foggia precede il Cittadella che, compresa la gara vinta ieri con il Grosseto (2 – 1), di reti ne ha incassate 20. Vale, anche in questo caso, il computo fatto per il Novara, con i veneti che, in graduatoria, contano due partite in più rispetto ai satanelli ed una media di 1.6 gol subiti a partita contro i 2.1 del Foggia.
LA FABBRICA GESTITA DALLA COOPERATIVA – Il Foggia è come un Soviet di fabbrica. Produce, produce produce. Sforna, nella fattispecie, gol a bizzeffe. Ma, quel che conta, è il gruppo. Così, questa fabbrica del gol diretta dall’uomo venuto dal freddo di Praga, va avanti grazie alla collaborazione di tutti. Ed ecco che, nella fabbrica, nasce la cooperativa del gol. Ed un altro record. Sono 11 gli operai andati a rete (uno in meno dell’intera stagione di serie B 1990-1991, quella della promozione in A, sempre con Mister Simpatia in panca). Per la precisione, 7 volte il folletto Sau, 3 “Coca Cola” Agodirin, Insigne e Laribi, 2 capitan Romagnoli, e una volta a testa Iozzia, Kone, “il Blasco” Regini, Rigione, “Tomo” Tomi e Varga. Anche in questo caso, nessuno come il Foggia.
Presi tutti i campionati professionistici italiani, a procurare ansia al primato del sodalizio dauno, c’è solo la brianzola Renate che, nel girone A della Seconda Divisione di Lega Pro, è attestato a 10 marcatori.
A parità di serie, la Salernitana – la squadra con il maggior numero di giocatori diversi andati a segno – è ferma a quota 9. Come l’Ascoli (serie B), e con un uomo di vantaggio rispetto alla Juventus (8).
I PRECEDENTI – In realtà, malgrado i tanti gol realizzati, le squadre di Zeman mai o quasi mai si sono rette sul collettivo. Il Foggia che giunse ottavo nel campionato di serie B, stagione 1989-1990, mandò a segno soli otto calciatori: Beppe Signori (capocannoniere con 14 gol), Francesco Fonte (8), Roberto Rambaudi (7), Onofrio Barone (5), Paolo List (4), Mauro Meluso (3), Maurizio Codispoti (2) e Maurizio Miranda (1). Quel Foggia, inoltre, stabilì il record di esordienti nella serie cadetta: ben 13.
Nel famigerato e spietato Foggia della promozione (l’anno successivo, stagione 1990-1991) furono invece 12 i marcatori: Ciccio Baiano (22 e capocannoniere della serie B), Rambaudi (15), Signori (11), Barone, List e Alessandro Porro (3), Tomaso Napoli e Giovanni Bucaro (2), Codispoti, Mauro Picasso, Gualtiero Grandini e Stefano Casale (1).
Il glorioso ritorno in A si consumò con un record ed una cifra tonda. Primato di esordienti fra tutti i campionati professionisti: ben 17 su 19 componenti della rosa zemaniana, mentre 10 furono i cannonieri: Baiano (16 reti e bomber inarrivabile), Signori (11), Rambaudi e Igor Shalimov (9), Dan Petrescu (4), Igor Kolyvanov (3), Maurizio Codispoti (2), Alessandro Porro, Mauro Picasso e Pasquale Padalino (1).
IL RECORD DEI RECORD – Zeman ed il Foggia sono sulla via giusta per eguagliare il record di tutti i tempi di squadra con maggior elementi in gol. Record che appartiene al Genoa 2002-2003 (che retrocesse ma che non vide l’allora serie C1 grazie alla riforma del campionato cadetto che, dalla stagione 2003-2004 divenne a venti squadre). I tre allenatori Onofri, Torrente e Lavezzini mandarono in gol ben venti giocatori. Prima e dopo nessuno ha fatto meglio dei grifoni. Ci sono andate vicine il Piacenza 2007-2008 ed il Treviso 2008-2009 (19 marcatori per entrambe) e, la passata stagione, Genoa ed Albinoleffe.