Fognini concede il bis ad amburgo, karlovic trionfa a bogota’

di Nicola Pucci

Fabio Fognini vince il Torneo di Amburgo e tinge d’azzurro l’estate del tennis, Ivo Karlovic trionfa a Bogotà e torna a vedere la luce dopo tre anni di buio totale. Questa la sintesi dei tornei della settimana, in attesa di spostare racchette e bagagli in terra d’America per gli eventi estivi che porteranno agli US Open di fine agosto.

Fognini trionfa al Torneo di Amburgo – da atpworldtour.com

TORNEO DI AMBURGO. Il bet-at-home Open sarà pure stato declassato ad ATP 500 ma il Torneo di Amburgo, collocato ormai a metà luglio come ultimo, prestigioso appuntamento sul rosso, fa gola ai migliori. Federer tra questi, in cerca di riscatto dopo la debacle di Wimbledon, che vuol rinnovare col successo e si presenta con un nuovo attrezzo; Haas coccolo di casa; Almagro che sulle superfici lente è cliente ostico; il nostro Fognini fresco di successo pochi chilometri distante, a Stoccarda. Già, Fabio il sanremese, entrato nell’era buona della carriera grazie al buon lavoro di coach Josè Perlas, finalmente capace di assommare al talento tennistico, che non ha mai fatto difetto, un approccio mentale ottimale che inizia a dar frutti copiosi. Frutti vincenti, ovviamente. Non lascia set per strada, Fognini, superando nel corso del torneo Ramos, Granollers, ancora Haas già sconfitto sette giorni prima a Stoccarda, Almagro in semifinale. In finale trova al di là del net non Federer, numero 1 del tabellone ancora poco ispirato, bensì l’inatteso Federico Delbonis, numero 114 del mondo, che esce dalle qualificazioni e pennella la settimana da sogno a spese di Robredo, Verdasco e appunto Roger il Magnifico. Proprio all’ultima sfida Fognini conferma quei progressi che da questa settimana lo premiano con il best-ranking, numero 19. Perde il primo set e sbuffa, va sotto 1-4 al secondo e si avvicina al baratro, fronteggia tre match-point al tie-break e vede le streghe. Ma sopravvive con coraggio ed un pizzico di buona sorte, aggancia l’1-1 e al set decisivo non c’è più storia, Fabio trionfa come Paolone Bertolucci nel lontano 1977. Mica male, no?

Karlovic col trofeo di Bogotà – da claroopencolombia.com

TORNEO DI BOGOTA’. Chi gioca d’anticipo ed ha già voglia di terreni duri in preparazione agli US Open si è trasferito oltre Oceano, in Colombia, per il Claro Open Colombia, categoria ATP 250. Tipsarevic e Anderson tra loro, prime due teste di serie che si presentavano da favoriti ma non sono stati capaci di tener fede al loro rango. Il serbo attraversa un periodo di grigiore assoluto e va fuori al secondo impegno con il mancino Alejandro Falla, beniamino del pubblico locale; il sudafricano agguanta la semifinale ma non va oltre cedendo ad Ivo Karlovic nella sfida decisa col bazooka, a colpi di servizio. Il croato torna in finale a più di tre anni di distanza da Derlay Beach 2010, mettendosi alle spalle un lungo periodo di infortuni ed una brutta meningite virale che lo ha colpito ad aprile. Qui trova ad attenderlo proprio Falla che elimina l’emergente canadese Pospisil, che noi azzurri abbiamo conosciuto in Coppa Davis e a Bogotà ha fermato la marcia di un buon Matteo Viola. Karlovic, e non è proprio una novità, si affida al servizio devastante che lo tiene a galla nei momenti di difficoltà e che nessuno è stato in grado di breakkare nel corso della settimana, mette giù 16 aces e si impone col punteggio di 6-3 7-6. Il bombarolo è tornato, occhio ragazzi!

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