di Nicola Pucci
Esaurita la scorpacciata in verde di Wimbledon, il circuito dei mestieranti della racchetta ha ripreso la sua marcia proponendo tre tappe ATP Tour 250. Si è giocato in Europa, sul rosso di Stoccarda e Bastad, e negli Stati Uniti, ultimo scampolo di erba nel classico appuntamento di Newport. Berdych, numero 6, era l’unico top-ten in lizza e come vedremo non ha tenuto fede al suo rango, c’è stata altresì gloria per Berlocq, Mahut e Fabio Fognini che ha regalato sprazzi di talento autentico guadagnando il primo titolo in carriera e trasferendo ancora tanta Italia in terra di Germania.
Fabio Fognini vince il Torneo di Stoccarda – foto AP/La Presse
TORNEO DI STOCCARDA. Fabio Fognini attendeva da sempre un momento come questo. Ed ecco che infine la Mercedes Cup è teatro del primo successo del ragazzo di Sanremo che dopo le finali perse nel 2012 a Bucarest e San Pietroburgo porta a casa un trofeo che conta. Accreditato della testa di serie numero 5, Fognini pennella la settimana quasi perfetta debuttando col successo in due set, 6-3 7-6, col pericoloso ma poco abile sul rosso Alexander Ward, di passaporto britannico. Il 6-1 6-3 con l’argentino Leonardo Mayer certifica la buona forma del nostro, ma è ai quarti col beniamino di casa Haas e in semifinale con Bautista Agut che Fognini appare in stato di grazia. L’ultimo ostacolo è Philipp Kohlschreiber, lanzichenecco numero 18 del mondo, che strappa il primo set ma poi cede al ritorno dell’azzurro che allunga sul 5-7 6-4 4-1. Sembra fatta, Fabio gioca di fino, rischia qualcosa sul 5-4 ma chiude in ginocchio sul rosso.
Berlocq vince a Bastad – da atpworldtour.com
TORNEO DI BASTAD. Lo SkiStar Swedish Open celebra la settimana da fiaba del trentenne Carlos Berlocq che acchiappa a sorpresa il primo trofeo di una carriera da carneade. Il tennista argentino approfitta della prematura eliminazione della prime quattro teste di serie del tabellone – Berdych, appunto, fatto fuori da De Bakker, Almagro battuto da Verdasco, Monaco out con Dimitrov, Robredo incapace di opporsi a Ramos – e trova via libera sulla strada della finale scavalcando Zeballos, Kavcic, Ramos e De Bakker. Avversari non proprio trascendentali, si dirà, ma l’occasione propizia bisogna esser capaci di afferrarla e Berlocq completa l’opera in finale sbarazzandosi di Verdasco che in queste ultime settimane pareva avviarsi verso i buonissimi livelli di un tempo. 7-5 6-1 lo score dell’ultima sfida ed è festa grande per il veterano di Buenos Aires.
Mahut vince a Newport – da atpworldtour.com
TORNEO DI NEWPORT. L’ultimo appuntamento erbivoro chiamava a raccolta gli amanti del serve-and-volley. Nicolas Mahut è tra i più dotati in questo genere di esercizio e dopo il successo di Hertogenbosch puntava al bis agli Hall of Fame Tennis Championships. E non ha fallito l’obiettivo il trentunenne francese, già finalista qui nel 2007, che ha macinato gli avversari nello spicchio di tabellone lasciato libero dall’eliminazione al debutto di Sam Querrey, numero 1 del seeding fatto fuori dal connazionale Smyczek. All’ultimo atto ha provato a sbarrargli la strada quel combattente di razza che risponde al nome di Lleyton Hewitt, non certo uno qualunque, che dopo l’accesa semifinale con Isner è andato avanti di un set e un break fino a servire per il match sul 7-5 5-4. Qui Mahut ha tirato fuori gli artigli, ha piazzato l’allungo che è valso il secondo parziale e ha trascinato il match al set decisivo. L’australiano ha preso di nuovo un break di vantaggio ma non è bastato, Mahut ha trovato le forze per recuperare ed ha incamerato il secondo titolo in poco più di un mese. Che sia rigenerato a nuova vita?
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