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Folco Quilici - L'Italia Vista dal Cielo: Campania

Creato il 21 agosto 2013 da Italiabenetti @italiabenetti

LA CAMPANIA
Prodotto nel 1971 - Restaurato nel 2005 Un susseguirsi di ambienti naturali e geografici diversi, raccontati dalle riprese di Folco Quilici e descritti dal grande scrittore Michele Prisco. Un viaggio attraverso la storia della Campania, delle sue civiltà, dei suoi aspetti controversi che la rendono unica e proprio per questo incantevole. Il filmato di Quilici, le sue descrizioni realistiche ed emozionanti regalano allo spettatore la possibilità di avvicinarsi e di conoscere i numerosi luoghi della regione, le sue molteplici sfumature che si svelano in tutta la loro autentica bellezza. Dalla città di Sapri prende avvio il viaggio virtuale; da quelle spiagge protagoniste del tragico epilogo dell'impresa insurrezionale di Pisacane e dei suoi compagni che ha reso leggendaria questa costa. Ampi litorali bruscamente interrotti da fitti boschi verdi, coste rocciose e appuntite che sfumano nella dolcezza di paesaggi fluviali e città moderne confinanti con contrade che conservano lo splendore antico e mitologico. La contraddizione sembra essere la chiave interpretativa di una terra che, come sintetizza sapientemente lo scrittore Prisco, continua "...a favorire, con la sua permanente contrapposizione, un'abbondante fioritura di luoghi comuni...". La nitidezza delle sfumature turchesi del "cielo liquido subacqueo" nascondono i segreti di una civiltà, come quella campana, che ha trasformato l'Italia in una perla del Mediterraneo. "A chi entra in Campania viene incontro un cielo concavo e grande che pare abbracci tutti, uomini e cose e natura " così scrive Prisco e Capo Palinuro, Cuma e il promontorio di Miseno sono solo alcuni dei luoghi che conservano intatto il fascino e il mistero delle antiche popolazioni. Le rotte percorse dai primi viaggiatori celebri quali Goethe, Stendhal e Chateaubriand, conducono sulle coste delle isole del golfo partenopeo: i faraglioni di Capri, le case bianche di Ischia e il paesaggio isolano meno conosciuto di Procida. Dopo aver sorvolato quei luoghi dipinti sulle cartoline di tutto il mondo, l'occhio attento del regista coglie gli aspetti più suggestivi della costiera sorrentina, che da Vico Equense si snoda fra distese di ulivi e macchie arancioni di frutteti fino a Sorrento, per raggiungere poi il versante opposto meno borghese e più selvaggio. Il susseguirsi di immagini mostra Positano e Ravello, che incantano i turisti con scenografie presepiali, Amalfi col suo passato glorioso di Repubblica Marinara e le insenature a strapiombo di Praiano. Salerno chiude l'itinerario costiero. Il film ora svela un lato più segreto e meno conosciuto, quello della Campania montana. Risalendo infatti verso il cuore della regione giungiamo in Irpinia, tra le città fondate dai Sanniti e le Forche Caudine dove i romani vennero sconfitti. Nella Valle del Sabato si rivive la leggenda delle streghe che avvolge tutta la città di Benevento e risalendo il fiume si giunge a Caserta, famosa per la reggia del Vanvitelli. Toccato il confine settentrionale della Regione si ritorna a Sud per assaporare il distacco tra presente e passato evocato dalle rovine di Paestum. Lo scorrere delle immagini intreccia secoli di storia e trova la sua sintesi perfetta nelle parole dello scrittore Prisco, che concludono così il viaggio virtuale in una terra ove: "...la vita antica e la vita presente si trovano saldate in un'intimità e continuità tanto profonde

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