LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
Un signore fa una segnalazione alla Asl veterinaria 3 di Foligno: una signora defunta ha lasciato orfane 4 gatte INCINTE. Al signore in prima battuta viene risposto che non è la asl a doversene occupare ma gli eredi e, poi, lo si informa che non gli possono sterilizzare le 4 gatte perché sono solo 4. Lui è disperato perché ha già delle difficoltà a mantenere le 4 orfane, figuriamoci tutti i futuri pargoli. Sono “SOLO” 4 e in base ad un “regolamento interno”, scritto dai Dirigenti delle ASL stesse, esiste il vincolo riguardo la sterilizzazione dei gatti randagi. Questo vincolo è costituito da un n., il 5: 5 gatti formano una colonia e, quindi, solo in questo caso si può procedere alla sterilizzazione. Per le 4 gatte incinte niente da fare, non raggiungono il numero limite. Lo raggiungeranno al momento del parto. Il che significa che dopo il parto i gatti diventeranno una mega colonia e a quel punto non ci saranno più obiezioni. Un paradosso, non le pare? Eppure, la parola chiave delle Istituzioni riguardo l’enorme problema del RANDAGISMO è PRE VE NZIONE.. Prevenire, ovvero sterilizzare per tempo i gatti randagi al fine di evitare la formazione di colonie, comporterebbe anche un risparmio cospicuo di denaro da parte di tutti. Invece, si fanno tante parole, non si mette in primo piano la salute dell’animale e, come in questo caso, nemmeno la salute e la vita dei nascituri che potrebbero essere abbandonati, uccisi o andare ad alimentare quella che non era ancora una colonia felina, ma che lo sarebbe diventata per forza di cose a causa di un numero, il 5. Ci chiediamo quale sia l’utilità di questo “regolamento interno delle asl veterinarie umbre” se sia in linea con le leggi regionali e nazionali dove si parla di PREVENZIONE, e quale tipo di riscontro può avere sul cittadino.
Grazie per l’attenzione
Graziella Crescentini Gori - Responsabile LAV – Lega Anti Vivisezione Perugia
nota di redazione: Spesso bisogna fare i conti con le leggi italiane che comprendono stranezze ai più incomprensibili, eppure basterebbe un po di buon senso da parte di tutti. Alzi la mano chi ne ha un po’ e intervenga.