È iniziato tutto con una innocente ricerca sul web. Avendo appena letto la graphic novel “Wicked Lovely”, volevo scoprire qualcosa di più in merito al mondo delle fate, protagoniste di questo romanzo.
Così, tramite la rete, ho scoperto che la tradizione del Piccolo Popolo, quello delle fate appunto, è profondamente radicata nella mia terra, la Romagna. Ma ad esserlo ancora di più, è quella delle streghe. Pensate forse a quelle vecchie e brutte donne dai lunghi nasi arcuati e logore vesti nere? No, o almeno, non solo: vi sto parlando di “normali” donne (o uomini) accusati di praticare la magia nera.
Per controllare che una persona non avesse il “malocchio”, riempivano un piatto d'acqua, versando al suo interno qualche goccia d'olio. Poi, si posizionava questo piatto sulla testa di colui o colei che volevano analizzare: se l'olio rimaneva a galla, il soggetto in questione era libera da malefici. Se invece l'olio veniva inesorabilmente attratto verso il fondo del piatto, era stata commessa una “stregoneria” ovvero su quella persona pendeva una fattura, il malocchio appunto.Per respingere, invece, l'influenza negative di persone considerate “cattive”, si circondava il pollice di entrambe le mani con il dito medio e l'indice.
Ma, chi erano queste streghe?
E voi, cari amici, avete qualche credenza da raccontarmi?Io, incuriosita da queste recenti scoperte, credo proprio che continuerò con le mie ricerche!
Buona Giornata e buona fortuna a tutti!