Mentre a Cremona esponenti del Pd e Sel esprimono solidarietà a Perri e Salini, colpiti da legittime critiche, a Moscazzano trionfa la violenza fascista. La violenza psicologica di chi considera ancora idoli ed esempi personaggi che hanno calpestato i diritti civili, politici, umani, e trascinato l’Italia in una guerra dichiarata senza il minimo criterio a potenze molto superiori. Questo oscuro e ripugnante episodio dimostra che l’antifascismo è un problema attuale, e che non appartiene solo alla storia. Agostino Savoldi, già sindaco di Moscazzano, commenta nel modo più comprensibile il disgustoso episodio.
Quest’anno il 25 aprile, FESTA DELLA LIBERAZIONE, non mi vedrà partecipare alla cerimonia organizzata a Moscazzano, (mio paese di nascita, residenza, di cui mi onoro di essere stato sindaco). Le foto qui allegate mostrano come è stato addobbato il monumento dedicato alla pace, alla libertà e alla democrazia (simboli del fascio, immagine del duce, immagine del Re, slogan fascista).
La storia non può essere così spudoratamente travisata. Vergogna!!!!!!!!
Agostino Savoldi