Ti ho cercata in mezzo ad immensi campi di ravizzone,
ma ho trovato solo un giallissimo e assordante silenzio.
Tutto è silenzio da tempo, sentenziava già l’amico Amleto.
Nuvole solo imbastite, che ricuciono guizzi di rondini;
pensieri neri di disoccupazione, falliti che si impiccano;
governi non fattibili, panico, allarme per cassa integrazione.
Poesie trentine svegliano alcune coscienze semi-assopite,
ma gli Italioti intanto gustano lunghi torpori demelliani,
perfetti per assaporare sino all’ultimo istante un aprile.
Alla deriva ormai la barca, mi è scivolata dalla mia fredda
mano la mano diafana che mi porgevi, ma io non capivo.
Avrei dovuto essere più intelligente e più umile, forse,
magari avrei potuto affidarla, quella tua tenue manina,
alla carezza di quei ciliegi, un pelo più pallidi, di Giuliano …
PoetaMatusèl legge: FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI
Copyright © 2013 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.
.
Archiviato in:Poesia italiana, Poetry / Poesia Tagged: allarme, Amleto, amore, Anthony De Mello, aprile, assaporare, assordante silenzio, barca, campi, cassa integrazione, ciliegi, ciliegie, ciliegio, coscienze semi-assopite, demelliani, demelliano, deriva, dialetto di Sovér, Diaolin Giuliano Natali, disoccupazione, errore, fallimento, falliti, follia, fredda mano, frutteti, frutteto, gelida manina, giallissimo, giallo, governo assente, guizzi di rondini, imbastire, impiccato, incomprensione, Italioti, mano diafana, nuvole, panico, pazzia, pensieri neri, poesia d'amore, poesia lirica, poesie trentine, primavera, ravizzone, ricucire, rondoni, Shakespeare, speranza, suicidio, tenue manina, torpore, umiltà