Following

Da qualche anno è esplosa la Nolan mania e la fama del regista britannico si è sparsa a macchia d’olio soprattutto grazie al successo della trilogia di Batman, ma secondo me i suoi capolavori sono altri. Con questo non voglio dire che i tre film su Il Cavaliere Oscuro non mi siano piaciuti, anzi credo che il secondo capitolo della saga sia l’opera migliore realizzata sull’uomo pipistrello, ma il vero stile Nolan trasuda certamente in altri lavori come Memento, The Prestige e sicuramente Inception. E prima di tutti loro c’è stato Following in cui Nolan delinea immediatamente gli elementi caratterizzanti di quella che sarà la sua filmografia: introspezione dei personaggi, approfondimento psicologico e diversi livelli di narrazione. Il protagonista del suo film d’esordio è Bill, un aspirante scrittore, che cerca ispirazione pedinando le persone e trasforma le loro vite in materiale di lavoro ed è così che incontra Cobb, un ladro, che ruba nelle case, ma non oggetti preziosi bensì ricordi personali. Una parte delle riprese si svolge nella casa della famiglia del regista e proprio lì qualche anno prima avviene veramente un furto ed è questo evento a dargli lo spunto per scrivere la sceneggiatura di Following. Chris Nolan è molto affezionato al suo primo film tanto che ripropone il personaggio di Cobb nella sua opera più matura Inception. E da qui la domanda mi nasce spontanea, il Cobb di Inception secondo voi riesce a tornare nella realtà o rimane nel limbo? La risposta al prossimo post!