Fondazione Sospiro, oggi l’assemblea del personale. Per il personale si rischia la riduzione degli stipendi

Creato il 05 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

E’ iniziata oggi pomeriggio (orario annuniato le 13.30) l’assemblea del personale della Fondazione Sospiro, istituto di straordinaria importanza strategica in provincia di Cremona così come in Lombardia, dato che per numero di posti letto (circa 800) è preceduto forse solo dal Pio Albergo Trivulzio.

Preannunci tempestosi, purtroppo. L’effetto dei tagli sulla sanità, della crisi delle case di riposo, del carovita e di tutti i fattori economici e finanziari che congiurano contro gli istituti per anziani e disabili psichici e fisici (Sospiro può vantare una straordinaria tradizione in proposito) si fa sentire ovunque. Purtroppo pare anche nella maggiore Fondazione della nostra provincia.

Si parla di passaggio di personale: dalle dipendenze dell’istituto a quelle di cooperative, di diminuzione quindi di giorni di ferie, di cambi turni più disagevoli e – sempre secondo le prime indiscrezioni – di stipendi inferiori anche di 300 euro al mese.

All’assemblea di oggi partecipano anche i rappresentanti sindacali. Sarà possibile evitare una crisi simile? Il comparto soffre pesantemente. E’ noto il caso di Soresina, dove il Comune ammette addirittura che la Fondazione Zucchi – Falcina potrebbe essere messa in vendita, tanto è in difficoltà il bilancio.

In istituti come case di riposo o istituti per disabili, inoltre, le entrate provengono dalle rette (a carico delle famiglie o dei ricoverati) e dalla Regione, che riceve i fondi dalla fiscalità generale. Non ci sono altre entrate. La Regione, sull’onda dei noti tagli, non adegua il finanziamento, le rette già sono alte per condizioni delle famiglie di oggi: il risultato è che potrebbe essere il personale a pagare il prezzo di una crisi assai diffusa.

Oltretutto le Fondazioni sono di diritto privato. Le difficoltà di conseguenza non trapelano: le delibere non sono accessibili, anche se i finanziamenti sono pubblici, le rette le pagano i cittadini e le nomine sono comunali!

Una bizzarria giuridica che si giustifica solo… con un insensato bisogno di segretezza reso possibile da Formigoni. Casualmente anche ai vertici della Fondazione Sospiro ci sono gli uomini dell’ex presidente ciellino.

Il problema dei deficit e delle crisi di questi istituti, patrimonio della popolazione e di una lunga storia di solidarietà e accoglienza verso gli anziani, va ormai oltre le appartenenze e le identità politiche o religiose.


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