In una regione come il Veneto, disseminata delle opere di Andrea Palladio e dei suoi allievi, questi fondi erano attesi da tempo, nel rispetto di quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio –d.lgs. 42/2004-. L’aspetto più interessante dell’iniziativa è legato al fatto che l’IRVV concederà in tutto o in parte “un abbuono sugli interessi e una riduzione del debito” nella misura massima del 20 per cento della somma capitale, una volta ottenuto il regolare pagamento dell’importo previsto. Requisito fondamentale per beneficiare del bando è l’accessibilità al pubblico della villa, considerando il valore artistico della stessa e la portata degli interventi in corso. Il valore complessivo dei finanziamenti ammonta inoltre a quattro milioni di euro, dei quali 600mila non necessitano di restituzione in quanto emessi a fondo perduto. Per la parte restante della somma ottenuta a mutuo, qualora questa superi quota 600mila, vengono comunque previsti interessi molto bassi in capo ai proprietari o ai possessori dell’immobile.
Di preferenza, l’ente veneto intende devolvere le risorse disponibili a coloro che vogliono avvalersi delle migliori tecnologie per effettuare i restauri. Nello stanziamento delle risorse, esso darà la precedenza ai progetti presentati direttamente dalle aziende artigiane incaricate dei lavori e alle domande presentate da enti pubblici o soggetti privati che siano proprietari o possessori di immobili di indiscusso interesse culturale nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna.
Silvia Dal Maso