Crediti: NASA/ESA
Osservare due galassie che si fondono tra loro non è evento comune, ma osservare due galassie ellittiche, cioè ormai incapaci di ospitare formazione stellare, fondersi e dar vita ad una lunga catena di giovani stelle, come fosse una collana di perle, è ancora più difficile.
Eppure è l’immagine che si pone al centro dell’ovale azzurro della foto scattata dal telescopio spaziale Hubble, il telescopio ottico frutto della collaborazione tra NASA e ESA. Le stelle appaiono come una corda intrecciata fatta di filamenti gassosi e rispondono alla stessa fisica fondamentale che fa piovere a gocce e non a colonna d’acqua.
Le due galassie fanno parte di un noto ammasso di galassie denominato SDSS J1531+3414, ma mai erano state così nettamente individuate nel loro processo di fusione. Diciannove ciuffi di stelle compongono questa “collana di perle” che si espande per circa centomila anni luce, all’incirca quanto la Via Lattea. Niente in confronto alle due galassie ellittiche che hanno un diametro tre volte superiore. E’ tipico, infatti, delle galassie al centro di un ammasso avere dimensioni che le rendono tra le più grandi nell’Universo.
Gli archi blu elettrico che costituiscono la forma ovale che fa da cornice all’immagine sono il risultato dell’immensa gravità dell’ammasso di galassie. La gravità, infatti, deforma lo spazio circostante e, utilizzando la luce proveniente dalle galassie più lontane, crea modelli bizzarri.
Escluso che tale immagine sia il frutto dell’effetto della lente gravitazionale, ora gli astronomi sono di fronte al quesito relativo al gas che ha dato vita alla nuova formazione stellare.
Ulteriori osservazioni, da Terra e dallo spazio, saranno utili a dare la risposta.
Fonte: Media INAF | Scritto da Redazione Media Inaf