Ebbene, poco dopo la scrittura del post, ho testato la ciccolatosa cioccolata in tazza pronta della Granarolo (no, la Granarolo non mi sta pagando in qualche modo per enunciare il suo nome ai quattro venti, per dire). Risultato? Buona, densa ma non troppo, pronta veramente in tre o quattro minuti a fuoco basso. Un’aggiunta finale di cannella la rende ancora più buona, e non c’è bisogno di zucchero, a meno che non vogliate bervi una cioccolata zuccherosissima: insomma, per farla breve, è già zuccherata e va benissimo com’è.
C’è sempre la fatidica domanda: ma li vale 2,99? Boh. Mica sono una critica di cibo, io cucino e -sopratutto- magno. Magari li vale, magari no, io so solo che è buona e non mi pento di averla comprata. Deducete voi!