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Foodblogger: consigli per diventarlo

Creato il 14 marzo 2016 da Kalaris @EssereFreelance

Qualche giorno fa sono stata ospite di un importante istituto alberghiero cagliaritano: l'Azuni. Il mio ruolo era di "esperta". In che cosa ti starai domandando tu.

Esperta food blogger rispondo io, e non ti nascondo un certo orgoglio.

Te lo confesso: parlare in pubblico prima mi metteva in agitazione, ora mi stimola, mi piace. Puoi per capire quanto fossi entusiasta quando davanti a me ho trovato un pubblico foltissimo, di giovani e giovanissimi. No certo che no: non tutti mi hanno ascoltata. Ma alcuni sì. Alcuni addirittura si sono avvicinati a fine lezione a farmi domande che mi hanno piacevolmente sorpresa.

Loro saranno i food blogger di domani, gli chef, i programmatori, i designer e i freelance, ma ancora non lo sanno.

Ecco i miei consigli.

Food blogger: come si crea un post di cucina

Tanto per cominciare è fondamentale partire dalla ricetta. La scelta della ricetta d'altronde non è cosa da poco se il nostro obiettivo è quello di farla conoscere, guardare, ammirare e condividere. Io scelgo ricette che siano ben contestualizzate con il periodo durante il quale verranno pubblicate.

Prendiamo ad esempio il periodo pasquale. Di ricette sarde che ben si inseriscano in questo periodo ce ne sono moltissime. Una delle più apprezzate per quel che riguarda il sito è stata quella de www.koendi.itsu coccoi cun s'ou.

Trovata la ricetta giusta bisogna necessariamente studiarla, cercando di mantenere inalterata la tradizione ma inserendo un pizzico di innovazione, che non guasta mai.

Può capitare quindi di dover provare più volte una stessa ricetta prima di raggiungere il risultato desiderato. Personalmente disegno spesso i piatti che vorrei realizzare. Mi aiuta ad avere in mente un progetto preciso: a quel punto seguirlo diventa piuttosto semplice.

Non solo il piatto realizzato, ma anche le fasi di realizzazione vanno documentate. Per documentate intendo fotografate o meglio ancora filmate. Alle persone che arrivano al sito piace leggere la ricetta, ma prima di farlo guardano le foto. Non fate mai l'errore di svalutare il potenziale di una buona foto.

Il post deve essere scritto in italiano. I refusi sono comprensibili, ci sono, ci saranno, ma è meglio che non ci siano. Quindi il consiglio è quello di rileggere con attenzione il post prima di pubblicarlo e condividerlo.

Il post deve essere indicizzato nel migliore di modi. Per far questo è bene scegliere una parola chiave che compaia nell'articolo non più di 4 volte. E' bene che l'articolo abbia un titolo che faccia centro fin da subito, un primo paragrafo che spieghi per bene il nostro intento, foto, link a siti esterni etc. Per far questo esistono plugin piuttosto innovativi. Yoast Seo è quello che sta andando per la maggiore.

Il post deve essere appunto condiviso. Le strade le conoscete meglio di me: facebook, twitter, pinterest, instagram, linkedin, flipboard, e chi più ne ha, più ne metta.

Food blogger: cosa significa gestire un blog

Il blog richiede costanza, sacrificio e attenzione. Bisogna aggiornarsi costantemente in merito alle nuove tendenze web, leggere i blog dei food blogger concorrenti, lavorare sulla propria credibilità, partecipare a gruppi e associazioni di settore. Io ad esempio faccio parte di diversi gruppi e dell'associazione food blogger italiani.

Bisogna inoltre pubblicare post con frequenza regolare, rispondere ai commenti e non perdere le staffe se non ci piacciono. Bisogna inoltre acquisire una buona quantità di competenze nuove: prima fra tutte quella della fotografia.

Vantaggi e ritorno economico

Il vantaggio è che si fa quel che piace, e già questo potrebbe bastare, ma il blog può regalare anche un ritorno economico, che non guasta mai, anzi può diventare il vero obiettivo. Si ha ritorno economico con:

  • la pubblicità (banner, link, test prodotti etc)
  • la commissione di lavori (blog vetrina)
  • visibilità che si trasforma in partecipazioni ad eventi
  • offerta di servizi

Quello del food è un argomento che può essere affrontato partendo da diversi punti di vista. Io lo faccio da almeno due: tradizione e travel.

Nel sito www.claudiazedda.it racconto la Sardegna che viaggio non solo da un punto di vista squisitamente paesaggistico, leggendario o tradizionale. Lo faccio anche da un punto di vista eno gastronomico.

Ho creato una rete di blog che siano in grado di aiutarsi a vicenda e questo in alcuni casi mi semplifica la vita.

Mi preme prima di chiudere mostrarvi uno dei "nuovi" social che sta avendo un sorprendente successo specie in fatto di cibo. Mi riferisco ad Instagram. Il motivo del suo successo sta nell'antica regola alla base di una comunicazione efficace: mostra, non raccontare.

Eppure Instagram si presta benissimo anche al racconto immediatamente dopo aver catturato, con l'immagine, l'attenzione di chi guarda. E allora il piatto non viene solo mostrato nella maniera migliore, ma viene anche caricato di messaggi nuovi: questo lo rende qualcosa di speciale, qualcosa di molto vicino ad un'emozione.

Come aprire un profilo instagram di successo

  • Cura la tua bio
  • Specializzati
  • Aggiungi descrizioni alle tue foto
  • Usa i tag giusti
  • Crea un profilo ordinato e pubblica solo foto di qualità
  • Segui i profili di successo

Ecco alcuni dei consigli dati durante la bella lezione di due ore. Vuoi aggiungere qualcosa? Vuoi fare una domanda? Basta alzare il dito e digitarla sulla tastiera. Ops, scusa, ora esco dalla modalità docente.

Qui uno schema riassuntivo che puoi scaricare gratuitamente.

Foodblogger: consigli per diventarlo

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