Cose da NON mettere in valigia:
- Sciarpa – paraorecchi - ugg e similari – guanti. Ovviamente prima di partire, date sempre un’occhiata alle previsioni, ma per esperienza personale (e che esperienza ;-)) posso dirvi che potrebbero essere completamente inutili!
- Portatile. Si proprio il portatile, perché sarà così forte l’impressione di essere catapultati in un altro pianeta che non avvertirete la necessità di comunicare con il mondo reale, lasciato a casa!
- Scarpe con il tacco. Sarà un vero piacere, infatti, camminare per le viuzze della città vecchia dove potrete trovare caffè, bar, ristoranti e numerosi negozi intervallate a case in stile Biedermeier.
- L’orologio. A Zurigo non vedrete gente che corre per paura di perdere un treno, o gente che sbuffa per il tardare di un mezzo pubblico(essi infatti spaccano il minuto). Tutti sono composti, calmi e precisi e vi sembrerà che il tempo si sia fermato.
- Bottigliette di acqua. O meglio conviene portarsene una vuota che potrà essere riempita con l’acqua che sgorga da una delle 1.200 fontane e da tutti i rubinetti di Zurigo, poiché si tratta di acqua potabile!
- Macchinetta fotografica, con la quale fare mille scatti che una volta tornati a casa vi potrebbero far sviluppare una nostalgia quasi patologica.
- Costume da bagno. Non vi vorrete mica far scappare un pomeriggio alla terme?!
- Zurich card. Una carta da 24 o 72 ore del prezzo di circa 15€ la prima(10€ per ragazzi dai 6 ai 16 anni) e 30€ la seconda(20€ per ragazzi dai 6 ai 16 anni)che permette di circolare liberamente su tutti i mezzi pubblici(compresi quelli collegati con l’aeroporto, la montagna cittadina) e i battelli e nella quale sono compresi il drink di benvenuto nell’hotel, l’ingresso libero in tutti i musei della città, degli sconti sulle visite guidate, e un 10% di sconto per acquisti in alcuni negozi tipici.
Riguardo al nostro (io, Chiara e Angela, Tery, Silvia e Patricia) giro organizzato da Zurigo Turismo, un giro a misura di foodblogger alla scoperta sia del lato culturale, ma ovviamente e soprattutto di quello gastronomico della città, posso dirvi che è stato organizzato tutto alla perfezione. Di questo non avevamo dubbi nemmeno noi, ma che fosse così tutto veramente perfetto, non potevamo in realtà immaginarlo. Il 1° giorno si è svolto all’insegna del relax e della scoperta della città vecchia.
Il 2° giorno ci ha permesso di conoscere il lato moderno di Zurigo.E il 3° ci ha permesso di respirare aria pura dall’alto della montagna cittadina di Zurigo, l’Uetliberg.Giovedì, dopo un viaggio di circa 3 ore da Milano con un treno puntualissimo della Swiss Travel System (ci sono tariffe anche a 19€ quindi il viaggio verso questo paradiso è anche economico ;-)), arriviamo nel centro della città. Il nostro hotel, il lussuosissimo Hotel Schweizerhof si trova proprio di fronte alla stazione (in Svizzera leggi: hotel in posizione privilegiata). Esso è dotato di tutti i comfort che vi possono venire in mente e le attenzioni per gli ospiti sono infinite. Dalla frutta fresca in camera ad uno pseudo Ambrogio con tanto di papillon rosso che ti suona al campanello della stanza(avete letto bene: le stanze sono munite di campanelli) e ti fa scegliere, tra almeno 5 tavolette di cioccolato Lindt, la tua preferita.
Foto Thermebald&spa
Tardo pomeriggio. Un altro aperitivo nel nostro favoloso hotel e poi in compagnia della nostra guida Sandra e del nostro impagabile accompagnatore Andrea che per 3 giorni ha cercato di coordinare perfettamente il gruppo, siamo partiti alla scoperta del centro storico, dal quale apprezzare viste su scorci e tramonti mozzafiato, per poi approdare nella prima meta, l’Hotel Widder.
(foto scattate il giorno successivo causa batteria esaurita la sera precedente...e confesso che tornare in questa caffetteria incantata è stato un vero piacere, vero ragazze?! ;-))
Passeggiatina nelle adorabili viuzze e ritorno alla base(Hotel Schweizerhof)...E con in mente le note della canzone Killing me softly cantata e suonata dalla brava artista all’interno di Péclard (che mi è tornata in mente mentre scrivevo) vi lascio, sperando di non avervi tediato...Alla prossima puntata con la descrizione del giro nella Zurigo moderna, so stay tuned!!!