Barack Obama, che nei mesi scorsi ha detto chiaramente che se avesse un figlio maschio non gli permetterebbe di giocare a football da professionista, ha convocato oggi un summit alla Casa Bianca durante il quale sportivi e medici discuteranno dei rischi di commozioni cerebrali per i giocatori dello sport più popolare d’America.
(harvardpolitics.com)
Con l’incontro, al quale parteciperanno 200 dirigenti sportivi di associazioni di football e di calcio, medici, rappresentanti di genitori e giovani atleti, l’amministrazione Obama intende rispondere alla crescente preoccupazione, soprattutto delle famiglie, sui rischi di uno sport così violento. E vi sarà anche un vero e proprio allenamento di giovani giocatori di football e ‘soccer’ , che si svolgerà sul prato della Casa Bianca, in cui si spiegherà come evitare di sbattere la testa. “L’approccio del presidente è quello di un genitore”, ha spiegato Jennifer Palmieri, direttore delle comunicazioni della Casa Bianca. Nei mesi scorsi, Obama ha ribadito di amare, come ogni buon americano, il football, ma aveva aggiunto che proprio perché “amiamo questo sport dobbiamo accettare l’idea di cambiarlo gradualmente e ridurre la violenza”.
Ora con l’ “Healthy kids and safe sports concussion summit” il presidente intende dare un segnale concreto dell’impegno della sua amministrazione per questo cambiamento: il Pentagono e la Ncaa, l’associazione che riunisce tutte le organizzazioni sportive universitarie, annunceranno uno studio medico da 30 milioni dollari per valutare l’impatto delle commozioni celebrali sui giovani atleti. Mentre la Nfl, la lega nazionale delle squadre di football, annuncerà uno stanziamento di 25 milioni nei prossimi tre anni per aumentare la sicurezza per i giovani sportivi.
Nel convocare il summit alla Casa Bianca, al quale partecipano anche le associazioni di soccer, come viene chiamato il calcio in America, Obama si è in qualche modo ispirato a quanto fatto dal presidente Theodore Roosevelt che nel 1905 convocò alla Casa Bianca presidenti ed allenatori delle squadre, allora non esisteva ancora la Lega, dopo che nella sola stagione di quell’anno 18 giocatori morirono durante le partite.
(adnkronos.it)