Nel mese di aprile i Giaguari Torino hanno analizzato gli ultimi passi falsi, lavorando per correggere gli errori. “La sosta è arrivata al momento giusto” prosegue il numero 36 giallonero, “credo comunque che anche le sconfitte servano per migliorare. Siamo un team giovane ed emergente e abbiamo giocato contro formazioni esperte; ogni partita è per noi occasione di crescita, individuale e di squadra”. Luca Marini rappresenta molto bene questo concetto. Nato in provincia di Cuneo vent’anni fa è approdato ai Giaguari a settembre, dopo i primi anni di carriera nel football a nove e dopo qualche stagione nei Frogs di Milano. Per il giovane corner back giallonero anche diverse esperienze con la nazionale giovanile.
“Proprio in azzurro ha conosciuto alcuni ragazzi di questa squadra” spiega, “e questo ha sicuramente favorito il mio ambientamento quando sono arrivato qui. Ma in generale ho trovato un gruppo molto accogliente, come di solito accade in questo sport; ci si sente sempre accettati, indipendentemente dal talento e dal valore sul campo”. Secondo Luca Marini, il football americano è anche la massima espressione dell’agonismo e del gioco di squadra: “per vincere bisogna essere forti singolarmente e come gruppo; i campioni possono cambiare le partite solo se supportati da un collettivo forte e compatto. E questo si può ottenere solo lavorando sempre al cento per cento. Allenarsi e “soffrire” insieme fa nascere amicizia e rispetto; qui ai Giaguari non ci sono professionisti ma tutti si allenano come tali”.