C’è una, per così dire, amica di famiglia. Ogni tanto, quando ha tutte delle cose da raccontare, viene qui. Allora io preparo un dolce iperglicemico possibilmente con la crema, lei mi insulta perché è a dieta, poi si scofana tutto senza pietà, poi va via che sono le quattro del mattino. Intanto che si scofana il dolce continua a insultarmi. Principalmente perché il dolce è buono. E poi, dice, per l’ostinazione. Non che abbia capito cosa intenda, ma magari il giorno che lo capisco mi risolve tutte delle cose. Poi ebbra di zuccheri si mette a raccontare, di famiglia o di roba sentimentale o di tutteddue. E parlaparlaparlaparla. Una volta ha chiosato una storia dicendo Neanche le ciabattine. E io ho pensato che se un giorno scrivo un libro può essere che lo chiamo Neanche le ciabattine.