Foràggio
Dal francese fourrage, derivato del francese antico feurre ‘strame’, voce di origine franca.
Sostantivo maschile.
1. Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli, dei prati e degli erbai, foglie di alberi e arbusti, erbe raccogliticce, il fieno, le paglie dei cereali (trinciate e mescolate agli altri prodotti), le pule, alcuni frutti (zucche, ghiande, carrube), granella di cereali (avena, ecc.), semi di leguminose (fava, veccia, moco), radici carnose (barbabietola, rapa), e inoltre residui di industrie diverse (crusca, polpa di barbabietola da zucchero, panelli oleosi, sansa d’olive) e sostanze animali, come siero di latte, sangue secco, farina di carne e di pesce.
2. (antico) Viveri, vettovaglie.
Foraggiàre
Dal francese fourrager, da fourrage ‘foraggio’.
Verbo transitivo (io foràggio, ecc.).
1. Fornire di foraggio, e, per estensione, alimentare, nutrire: foraggiare i cavalli.
2. (figurato, scherzoso, ironico) Sovvenzionare, rifornire di soldi, specialmente con riferimento a persona che possa servire a fini di propaganda politica o simile: foraggiare un partito, un uomo politico.
Verbo intransitivo
Un tempo, andare per la campagna in cerca di foraggio e di vettovaglie per l’esercito: sopra L’altrui terra sen vanno a foraggio (Salvini).
Una (parola) giapponese a Roma e Parole d’arte
Demi-vierge [demi'vjerdZ]
Voce francese, propriamente ‘semi-vergine’, dal titolo del romanzo di M. Prévost ‘Les demi-vierges’ (1894), poi ridotto in commedia..
Sostantivo francese invariabile.
Ragazza o donna che, pur avendo rapporti sessuali, mantiene tuttavia integra la sua verginità anatomica, di solito con l’intenzione di serbarla per il matrimonio.
Parole fuori tempo massimo
Essere come un disco rotto
Si tratta di una locuzione per dire a qualcuno che è noiosamente ripetitivo.
Chi conosce i CD o i file mp3 e non ha mai visto un disco in vinile avrà bisogno di una spiegazione per capire il significato del detto. I dischi in vinile hanno inciso un solco a spirale che viene percorso da una puntina che ne rileva le incisioni, che rappresentano la musica. Nei dischi vecchi o rotti può accadere che la puntina al termine di un giro del disco ritorni nella stessa posizione del giro precedente, ripetendo così una parte di disco all’infinito.
Locuzione fuori tempo massimo suggerita da Marco Marcon.