PC
TESTATO SU
PC
Genere: Hack'n Slash
Sviluppatore: BetaDwarf
Produttore: BetaDwarf
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 4
Data di uscita: 24/10/2013
Tanto divertente in multiplayer... ... Quanto frustrante in singolo
Tanti enigmi divertenti... ... Impossibili da portare a termine senza una squadra affiatata
Approccio originale al genere Impossibile giocare in singolo
Che lo si ami o lo si odi, è innegabile che Diablo III abbia scosso il mercato videoludico con una potenza riscontrabile in pochissimi altri giochi. Oltre ad aver resuscitato un genere che pareva aver ben poco da dire, il famosissimo Hack & Slash di Blizzard ha permesso la nascita di una serie discretamente lunga di titoli che, avvalendosi della sua ombra, sono riusciti a raggiungere i PC di migliaia di giocatori. Pur rientrando per forza di cose nei Diablo-like, Forced è un titolo che non ci sta a passare per semplice clone low budget. Sviluppato da un team danese composto di solo otto elementi, Forced approda su Steam – da qualche giorno anche nella nostra lingua – pronto a mostrare tutto il suo carattere e le sue caratteristiche uniche. Vediamo se le idee dei BetaDwarf sono abbastanza interessanti o se quello che abbiamo davanti è solo l’ennesimo Hack & Slash…
UN NUOVO GLADIATORE NELL’ARENA
La storia che fa da contorno alla nostra avventura ci porta ad impersonare un anonimo e silenzioso gladiatore che dovrà sopravvivere ad una serie di prove sempre più letali per guadagnare la sua libertà e quella della sua specie. Sebbene il nostro alter ego non pronunci una sola parola per tutta la durata del gioco, a far proseguire l’impianto narrativo ci penserà il fedele Balfus, una sfera di luce che per molti versi sarà la vera protagonista di Forced, sia dal punto di vista narrativo che del gameplay. Balfus, tramite dialoghi piuttosto banali, ci introdurrà attraverso le varie sfide.
Il comparto narrativo di Forced non è un elemento che merita di essere ricordato: la storia, quanto i personaggi, sono a malapena abbozzati, fortunatamente stiamo parlando di un limite in cui nessuno riverserà particolare attenzione, difatti sono pochissimi i giochi di questo genere con una trama apprezzabile e se abbiamo chiuso un occhio per produzioni come Diablo, in un gioco dal budget limitato come Forced ci basterà saltare a piè pari tutti i discorsi tra i poco carismatici personaggi, per concentrarsi sul gameplay. Forced propone quattro approcci differenti ai combattimenti, rappresentati ognuno da un’arma differente: abbiamo il martellone, lento ma efficace nel fare danni, una coppia di pugnali estremamente rapidi, uno scudo per chi predilige un approccio difensivo ed un arco utile a tenere i nemici a distanza. Intorno a queste quattro armi si sviluppano una nutrita serie di abilità attive e passive da scegliere ed equipaggiare al nostro eroe, gli scontri sono decisamente frenetici ma non ignoranti e dovremo scegliere le skill in maniera adeguata per riuscire ad affrontare degnamente le differenti situazioni proposte. Il livello di sfida è decisamente tarato verso l’alto e non basterà tirare fendenti alla cieca per avere ragione sui nostri famelici nemici. Ogni stage di Forced è rappresentato da una arena discretamente piccola, in cui dovremo realizzare diversi compiti e dove avremo la possibilità di ottenere fino a tre cristalli; il primo conquistabile semplicemente portando a termine la missione principale, il secondo compiendo determinate azioni ed il terzo completando una sfida entro un tempo prestabilito. All’interno di queste arene non dovremo limitarci a sopravvivere, e mentre scacceremo ondate di mostri demoniaci Forced ci mostra il suo cuore ibrido chiedendoci di risolvere intricati puzzle ambientali tramite il supporto del piccolo globo di luce Balfus. Il piccolo spiritello parlante per molti versi sarà il vero fulcro del gioco: premendo “spazio” potremo farlo dirigere verso la nostra posizione, cosi facendo potremo farlo interagire ad esempio con fontane che attivano pozze curative o particolari statue che lo trasformeranno in una bomba; il suo intervento sarà richiesto in tante altre situazioni differenti. Gli sviluppatori di BetaDwarf sono stati indubbiamente bravi a realizzare arene ricche di enigmi, ostacoli e trappole da utilizzare spostando il placido Balfus, sfortunatamente fin dall’inizio ci si accorge che c’è qualcosa che non funziona.
I puzzle per essere risolti richiederanno di correre in maniera quasi folle da un capo all’altro dell’arena e di gestire Balfus con una precisione quasi millimetrica. Tutto questo non va cercato in una concezione estremamente hardcore del gioco, Forced è un gioco difficile certo, ma tutti questi problemi nascono dal fatto che non è stato studiato per il gioco in single-player. Accedendo alla modalità campagna con un amico, improvvisamente molte situazioni diventano più chiare, le sfide a tempo diventano fattibili e gli enigmi molto più sensati e divertenti. Sia che giochiate da soli che in quattro, Balfus resterà uno solo, in compagnia degli amici potrete gestire lo spiritello in maniera estremamente più semplice e farlo interagire adeguatamente e con il giusto tempismo con i vari elementi della arena diventa molto più divertente; il tutto senza mai dimenticare di abbatterete ondate di mostri. Forced non permette a due gladiatori di utilizzare la stessa arma, forzando ad un approccio il più cooperativo possibile: non essendoci loot da arraffare non correrete manco il rischio di rovinare rapporti personali vecchi di anni solo per avere gli scarponi più fighi, dovrete quindi riuscire a cavarvela con le vostre abilità e le armi che avete a disposizione fin dal principio. Andando avanti con il gioco i nostri eroi si troveranno in situazioni sempre più impegnative, che richiederanno ai giocatori di cooperare al meglio mentre si stanno risolvendo puzzle sotto la costante minaccia di creature tutt’altro che amichevoli. Nelle circa otto ore che Forced ci richiederà per essere completato vedremo un aumento della difficoltà decisamente repentino, il successo quanto una continua sconfitta dipenderanno principalmente dall’abilità della squadra di dividersi in maniera intelligente i compiti, cosa particolamente evidente nelle boss fight estremamente complicate e nelle missioni finali. Se in singolo saranno quasi impossibili, le cose non migliorano con l’ausilio di un solo compagno, infatti è evidente come le arene conclusive siano state studiate per quattro persone in grado di lavorare assieme; nel caso in cui non sia raggiungibile questa condizione è probabile che ripeterete all’infinito le stesse sezioni. Sfortunatamente, Forced non prevede l’utilizzo di bot in caso manchino i giocatori in carne ed ossa.
Graficamente ci troviamo di fronte ad un gioco che pur non facendo urlare al miracolo si presenta bene, soprattutto in relazione al budget esiguo con cui è stato realizzato. Le arene sono piccoline e non presentano quasi nessun elemento esplorativo, tutte le risorse sono state investite nel ricreare enigmi sempre diversi e sempre più complicati da far risolvere ai, possibilmente, quattro gladiatori. La direzione artistica è omogenea e anche se non presenta nessun elemento particolarmente originale almeno ci risparmia personaggi palesemente fuori luogo come accade fin troppo sovente.
IN CONCLUSIONEForced è un prodotto intelligente che riesce a distinguersi dalla massa grazie ad un approccio innovativo al genere. Sfortunatamente il gioco, soprattutto nella fasi conclusive, obbliga i suoi gladiatori ad essere sempre in quattro e a comunicare tra di loro, cosa non sempre fattibile nelle partite pubbliche. Forced è un gioco tanto divertente in multiplayer quanto frustrante se giocato da solo. Se avete un gruppo di amici, allora potrebbe regalarvi una buona dose di divertimento; in caso contrario, meglio lasciar perdere, ci sarà solo rabbia ad attendervi. ZVOTO 7