Forces Occultes: Film-Denuncia sulla Massoneria. Autori giustiziati, la Rai Censura.
Creato il 16 novembre 2013 da Gianna
Forces Occultes
è un film francese del 1943. È il più importante film-denuncia sulla
massoneria. Un deputato francese, in buona fede ma ingenuo, viene
cooptato dalla massoneria. Dopo il rito di iniziazione, cominciano le
delusioni di Avenel. Il deputato capisce che la maggior parte dei
massoni utilizza l’ordine solo per ottenere favori, guadagnare soldi e
prestigio e aggirare le leggi dello stato. Ma c’è di più. Avenel scopre
che oltre alle misere ambizioni dei massoni di basso grado, esiste una
volontà massonica internazionale molto più inquietante. Sarà infatti la
massoneria francese a far entrare la Francia nella seconda guerra
mondiale. Avenel proverà a fermare l’entrata in guerra ma sarà
accoltellato da alcuni “fratelli” e si sveglierà in ospedale quando il
conflitto è ormai iniziato.
Le conseguenze
Lo
sceneggiatore del film, Jean-Marie Rivière, venne arrestato, mentre il
regista, Jean Mamy (sotto lo pseudonimo di Paul Riche) e il produttore,
Robert Muzard, vennero giustiziati per il loro ruolo nella realizzazione
di questa pellicola.
Il “complottismo”
A
differenza di quanto sostengono tanti debunker prezzolati che sono
riusciti a convincere molte persone ignoranti e superficiali, le “teorie
del complotto” non sono fantasie partorite dalla mente di visionari e
diffuse tramite la rete. Il film è la prova che in passato, la
consapevolezza dei cittadini riguardo alle “forze occulte” che dominano
gli eventi mondiali, era molto maggiore. È anche la prova che in passato
era più semplice trovare artisti, registi, sceneggiatori, produttori,
ecc., disposti a raccontare la verità al grande pubblico. Oggi il
sistema si è perfezionato. Da un lato è aumentata la censura, dall’altro
la “dissidenza” è controllata: i paladini della “verità” sono uomini
della massoneria, a cui viene data tanta visibilità ma a cui viene
vietato di esporre la verità fino in fondo, con il risultato di
allontanare i cittadini dalla percezione dei reali problemi e dal potere
dei personaggi dietro le quinte. Tutti gli attivisti che vanno oltre i
limiti del consentito, sono tacciati di complottismo, dietrologia,
paranoia, ecc..
Rai
Il
film è stato mandato in onda su Rai 3. La Rai, però, ha ben pensato di
tagliare quasi tredici minuti che, coincidenza, sono i tredici minuti
più importanti e significativi della pellicola. La censura della Rai,
televisione massonica di stato, è la conferma di come il sistema si sia
appunto perfezionato. Le due versioni. Fortunatamente, in rete, è
possibile trovare sia la versione integrale, sia la versione “ridotta”
di Rai 3. Qui il link per vedere l’originale. Qui
il link per vedere la versione adatta al pubblico italiano. Nella
versione censurata il taglio avviene al minuto 31:55. Nella versione
originale, come potete controllare, la scena corrispondente si trova al
minuto 30:35. La scena tagliata dura fino al minuto 43:15.
Le scene tagliate
I tredici minuti censurati contengono quattro scene.
1°
Scena: I massoni sono riuniti nella loggia mentre il popolo francese è
in rivolta nelle piazze. La polizia reprime la rivolta sparando sulla
folla. Quattordici cittadini francesi muoiono. Centinaia i feriti. Il
film evidenzia come la responsabilità diretta della morte di quei
cittadini sia da attribuire alla massoneria francese. Addirittura il
Gran Maestro dice:
"Il popolo francese può morire purché la massoneria viva".
2°
Scena: Il parlamento francese elegge una commissione d’inchiesta per
indagare sugli omicidi avvenuti nella rivolta. La massoneria esulta
perché ben 35 commissari su 50 sono massoni e l’ordine ne esce pulito.
3°
Scena: Il Gran Maestro organizza l’entrata in guerra della Francia
telefonando ai fratelli massoni a capo delle più importanti istituzioni.
Nell’ordine chiama: il Ministero degli Esteri, la Banca di Francia, lo
Stato Maggiore, il Segretario del partito Radical Socialista, il
quotidiano Le Temps e la fabbrica di aerei da guerra.
4°
Scena: Sono i cinque minuti più importanti del film: il discorso tra il
protagonista Avenel e il Gran Maestro. Trascrivo le battute più
importanti del 33° grado. Riguardo ai massoni di basso grado dice:
"Nella massoneria si nasconde tutto a chi ha un rango modesto. In basso non si sa niente".
Ma il Gran Maestro aggiunge che anche i massoni dei vertici, i gradi 33, non sono i dirigenti, come si potrebbe pensare:
"Non ci sono dei capi tra noi, ci sono solo esecutori".
E allora chi è che detta gli ordini? Chiede Avenel. Il 33 risponde spiegando:
"Cos’è
la massoneria? Dei gruppi di uomini che si sono riuniti ai quattro
angoli del pianeta per chiudere il mondo in una rete dalle maglie
impenetrabili. Siamo 50 mila in Francia, 500 mila in Inghilterra, 3
milioni negli Stati Uniti. Formiamo un unico blocco e una sola volontà.
Ci diffondiamo dappertutto, comandiamo dappertutto. Qui 300 parlamentari
sono massoni. In Inghilterra il re fa parte del nostro ordine. Negli
Stati Uniti il presidente è un 32°. Non esiste un paese in cui non
abbiamo appoggi segreti, i nostri uomini, le nostre banche, i nostri
zelanti gruppi. E questo è niente. È solo la potenza materiale della
massoneria. C’è qualcos’altro. Una dottrina superiore".
La domanda finale
Se
anche tra i massoni dei gradi più alti non ci sono dei capi ma solo
esecutori, da chi è rappresentata quell’unica volontà che dirige la
massoneria universale? Il film non lo dice esplicitamente ma lo lascia
intendere. O almeno, lo lasciava intendere ai telespettatori degli anni
’40. Ma oggi, dopo altri settant’anni di propaganda e lavaggio di
cervello, quanti telespettatori sono ancora in grado di capirlo?
Fonte
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