Dal 23 al 25 ottobre Milano è stata la capitale dei games: giochi futuristici e giochi del passato hanno sfidato i partecipanti all’evento. Tra giochi, intrattenimento, musica, la Games Week ha accolto migliaia di visitatori, molti dei quali giovanissimi.
In questo scenario Ford ha presentato la campagna “Don’t emoji and drive” che in occasione del #WorldEmojiDay aveva attirato la mia attenzione.
Con curiosità ho partecipato al Panel targato Ford cercando di scoprire i retroscena di una campagna social e sociale. Da sempre Ford Italia è legata ai temi della sicurezza stradale e con la campagna #DontEmojiAndDrive si è cercato di coinvolgere in modo creativo anche le giovani generazioni, i neopatentati e non. Durante il panel Ford ha parlato ancora una volta di sicurezza alla guida e di uso responsabile dello smartphone.
Nel corso della fiera dedicata ai fan dei videogiochi, i visitatori hanno potuto farsi scattare una foto per poi vedersi “emojizzati” sul maxi schermo all’interno dell’area Ford e sui principali canali social. Molti hanno condiviso l’immagine fatta di emoticon sui loro profili con il messaggio “Don’t emoji and drive”. Anche io, in compagnia della mia amica blogger Vitalba, mi sono emojizzata!
Ma come si è giunti a #DontEmojiAndDrive? Il primo passo è stato “Don’t Scroll and Drive”, un’operazione su Instagram che con uno scroll di un secondo mostrava le ultime 24 foto postate sul social. Nella headline si leggeva: basta un secondo di distrazione per vedersi passare tutta la vita davanti. Ford Italia ha portato l’attenzione degli utenti sulla pericolosità dell’utilizzo degli smartphone alla guida lanciando il messaggio che quando si è alla guida non ci si può permettere nemmeno un secondo di distrazione. La campagna creativa “Don’t Scroll and Drive” è stata lanciata il 30 giugno durante la giornata dal secondo in più con l’utilizzo dell’hashtag #LeapSecond.
l secondo passo è stato fatto in occasione del #WorldEmojiDay, sui canali social di Ford Italia, dove sono state pubblicate tre immagini realizzate in emoticons: un bambino, un anziano e un cane. Le faccine erano accompagnate dal messaggio “Don’t emoji and drive” per sottolineare quanto sia grande il rischio di adottare comportamenti sbagliati alla guida.
Da agosto a ottobre è stata pianificata la campagna anche sui quotidiani, per raggiungere un pubblico ancora più esteso. Padre e figlio in bicicletta, un anziano e una runner, realizzati di emoticons, hanno veicolato il messaggio “Don’t Emoji and Drive” per dimostrare che mentre si scrivono messaggi alla guida si rischia di non vedere chi attraversa la strada, perché anche l’invio di una sola ‘faccina’ mentre si è al volante rappresenta una pericolosa distrazione.
E allora Don’t emoji and drive! Guida con responsabilità perché la vita è fatta di attimi!