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Foreste pluviali: Greenpeace sotto attaco a Jakarta

Creato il 18 novembre 2011 da Salvaleforeste

Venerdì 18 Novembre 2011 10:13

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Foreste pluviali: Greenpeace sotto attaco a Jakarta
L'amministrazione comunale di Jakarta ha mosso una subdola guerra a Greenpeace Indonesia, annunciando lo sfratto dal quartier generale dell'associazione. Dopo l'avvio della campagna di Greenpeace contro il gigante cartario Asia Pulp & Paper (APP), la famigerata gang Betawi Brotherhood Forum (FBR) ha organizzato una manifestazione davanti all'ufficio dell'associazione. Invece di colpire l'aggressore, le autorità hanno colpito l'aggredito, e hanno utilizzato la tensione come scusa per sfrattare Greenpeace.
"Le attività di ufficio in una zona residenziale possono recare disturbo, come quando il FBR ha organizzato una manifestazione davanti alla sede [Greenpeace], che ha dato luogo a problemi di sicurezza nel quartiere. Sarebbe meglio se Greenpeace si trasferisse in una zona progettata specificatamente per edifici commerciali o per uso ufficio ", ha dichiarato il capo dell'Agenzia Pianificazione  del territorio di Jakarta Sud, Sinurat Gamal.
In precedenza, il capo del sotto-distretto aveva incaricato capi locali dei quartieri della zona a tenere d'occhio sulle attività di Greenpeace. Ma molte associazioni della società civile indonesiana, dalla Legal Aid Foundation indonesiana a WALHI / Friends of the Earth Indonesia, hanno assicurato il proprio sostegno a Greenpeace.
"Dopo aver lanciato la nostra campagna globale contro il più noto predatore delle foreste pluviali, la APP, abbiamo sperimentato attacchi concertati. Questa volta, sono più pesanti, e molto meglio organizzati - scrive Greenpeace sul suo blog - Siamo una associazione di campagna, ci aspettiamo questi attacchi, e sappiamo che saranno sempre un rischio. Finché continuiamo la nostra campagna per porre fine alla distruzione foreste pluviali, questi attacchi continueranno".


All'inizio di questo mese, il direttore di Greenpeace Gran Bretagna, John Sauven, è stato fermato all'aeroporto di Jakarta e rispedito indietro, malgrado avesse un regolare visto rilasciato dall'ambasciata indonesiana a Londra. Un portavoce dell'ufficio immigrazione ha detto che il provvedimento era stato preso come "funzione di intelligence".


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