Boldini in mostra a Forlì - © 2015 Giovy
Vivo in Emilia e non vado quasi mai in Romagna. Shame on me! Ci sono ritornata poco tempo fa, a Forlì, in occasione dell'apertura della mostra "Boldini - Lo spettacolo della modernità" ai Musei San Domenico di Forlì. La mostra resterà aperta fino a metà Giugno. Oggi vi racconto com'è andata e perchè, secondo me, vale la pena di vederla.Giovanni Boldini è uno di quei pittori sempre presenti nei libri di storia dell'Arte del liceo.
Ha solo la "sfortuna" di capitare, a livello temporale, nel passaggio tra Ottocento e Novecento in un'epoca davvero piena di artisti. Impossibile affrontarli tutti con solo 2 ore di Storia dell'Arte alla settimana!
Della sua vita sapevo molto poco ma conoscevo le sue opere, essenzialmente per due motivi: Boldini è l'artista che ha ritratto nel miglior modo, secondo me, Giuseppe Verdi.
Il suo ritratto del compositore italiano è famosissimo.
In secondo luogo, Giovanni Boldini è il pittore che meglio d'altri ha saputo raccontare con immagini gli abiti e la moda della Belle Epoque.
Lo si nota molto bene dalla mostra "Boldini - Lo spettacolo della Modernità", ai musei San Domenico di Forlì. L'esposizione si compone di oltre 240 opere provenienti sia da collezioni private che da importanti musei.
Ovviamente non sono tutte opere di Boldini: il museo ha voluto creare un vero e proprio percorso che raccontasse l'atmosfera europea a cavallo tra due secoli così importanti.
Boldini, nel peiodo passato a Parigi, era il pittore delle "signore bene".
Lo si chiamava per commissionare ritratti di dame in abiti da sera proprio come oggi si cerca un fotografo per un ritratto di famiglia professionale.
Le Parigine ricche indossavano loro abiti migliori per farsi ritrarre dal pittore italiano e lui, con una delicatezza ed una maestria pazzesche, riusciva a dipingere in modo che l'immagine restituisse il sentore del tessuto con cui il vestito era fatto.
Di tutti i quadri in mostra a Forlì, sono stati proprio quelli delle grandi signore francesi e non a lasciarmi a bocca aperta.
Nello stesso modo, da questa mostra sono riuscita a cogliere un senso della storia davvero grande.
E' difficile, per noi che viviamo nel 2015, ritornare per bene con la mente a quei giorni tra '800 e '900. Camminando per i corridoi del museo, si riesce a percepire quasi il profumo della cipria delle signore appena accomodate dentro ai caffé e quella voglia di modernità che tutti avevano nel proprio cuore in quel periodo.
Ci sarebbe stato bene un reading di poesie di Rimbaud, intervallato con dei futuristi Italiani per rendere speciale l'atmosfera già così carica d'arte che si può percepire visitando la mostra.
Un piccolo viaggio di un week-end a Forlì è sicuramente una buona idea per questa primavera che sta arrivano. La mostra di Boldini è aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, con orario continuato.
Solitamente dalle 9.30 alle 19, con estensione fino alle 20 nei week-end e nei festivi.
Il biglietto costa 11€ e li vale tutti.
Cosa fare se siete da quelle parti?
Direi che una visita a Casa Artusi è più che consigliabile, soprattutto se avete intenzione di provare il ristorante o la locanda.
La Romagna è dietro l'angolo e mi devo impegnare ad andarci più spesso.
Soprattutto per gustarmi chicche speciali come i quadri di un grande Italiano che, come spesso accade, ha avuto molta più fortuna al di fuori del nostro paese che a casa propria.
Devo rivalutare un po' la capacità di farmi viaggiare con la mente che certi musei hanno.
Ricarica le batterie e fa bene alla vita!