Le ultime disposizioni della Commissione europea di Bruxelles, in materia alimentare, lasciano davvero interdetti, suscitando legittime polemiche e riflessioni a riguardo: dopo il cioccolato senza cacao, la carne annacquata ed il vino senza uva, arriva il formaggio senza latte! Importante ricordare che gran parte della mozzarella venduta nel Bel Paese purtroppo è prodotta all’estero, con semilavorati industriali, e naturalmente senza regolare etichettatura. La notizia è stata riportata dalla Stampa.it.
La legge italiana parla chiaro: è severamente vietato produrre formaggi con i succedanei, sostanze che hanno la stessa funzione di altre. Bisogna infatti utilizzare solo latte vero (legge 138 – 11 aprile 1974). Ma la Commissione europea non ne tiene conto, passandoci su inviando una “bella” diffida, attraverso cui impone “la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito nella fabbricazione dei prodotti lattiero-caseari”. Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura, si è subito scagliato contro: preservare l’eccelsa qualità dei nostri prodotti italiani è di gran lunga doveroso. Sarebbe davvero assurdo abolire una legge il cui scopo è quello di difendere giustamente i nostri prodotti, che sono davvero invidiati in tutto il mondo. Perché regredire invece di progredire?
Tre sono le conseguenze immediate scaturite da tali decisioni:
– perdita di prestigio della qualità del formaggio (ed anche degli yogurt)
– danno al Made in Italy agli occhi del mondo intero
– importazione di polvere di latte concentrato per produrre prodotti di dubbia e scarsa qualità, venduti a prezzi più bassi
Insomma, i fatti parlano chiaro. E voi cosa ne pensate? Sembra quasi un “attentato”, senza cognizione di causa al buon cibo…