Format
Crimine in diretta TV
di Fabrizio de Sanctis
Titolo: Format Crimine in diretta tv
Autore: Fabrizio de Sanctis
Edito da: Fratini Editore
Prezzo: 25,00 €
Genere: Romanzo thriller
Pagine: 743
Trama: Ambientato nella Firenze contemporanea, il romanzo inizia con una misteriosa videocassetta ricevuta dall’emittente locale, Klem Tv, ponendo il direttore di fronte a un dilemma atroce, e prosegue mostrando i crimini commessi dall’assassino seriale Format in diretta televisiva, con la complicità forzata degli spettatori, in quello che va, di fatto, configurandosi come un macabro reality show. Il commissario Siciliano e la sua squadra sono costretti a una corsa contro il tempo per fermare gli omicidi che stanno terrorizzando Firenze, un’atmosfera inquietante in cui l’autore pone cruciali interrogativi sulla responsabilità dei telespettatori nell’esprimere o meno il proprio dissenso, in un’epoca in cui la spettacolarizzazione mediatica degli eventi ha superato il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è
di Morgane Le Faye
Esssendo ambientato nella mia Firenze non potevo non scegliere questo libro, pur essendomi trasferita, rileggere dei miei luoghi natii mi fa sempre piacere così l’ho ordinato e ho iniziato a leggere.
Essendo scritto da un avvocato penalista si capisce subito che il target è alto, i colpi di scena sono ricchi e complessi ma c’è anche ampio spazio per lo svolgimento delle indagini svolte dal commissario Siciliano, il protagonista del romanzo. E mentre leggi ti ritrovi con la mente a ripercorrere i luoghi citati dall’autore, rivedi le strade che portano alla questura e nei vari luoghi in cui vengono rapiti e ritrovati le vittime del serial Killer, ti domandi sel’avvocato menzionato nella tal pagina, somiglia vagamente a quello che hai conosciuto mentre facevi pratica o se è una persona inesistente, ma con lo stesso cognome.
La psicologia di Format è descritta molto bene, così come i suoi preparativi per la messa in onda del reality e per gli omicidi che si appresta a compiere. Luoghi, personaggi e ambientazioni sono scelte accuratamente per il fine supremo di Format.
Eh già perché andando avanti con la lettura ci si accorge subito che Format come si fa chiamare il Killer, non è certo alle prime esperienze ma anzi, in passato aveva già colpito in altre città con modus operandi simili ma non del tutto analoghi, una sorta di prova generale per la sua prova più grande: Il reality show. Perché questo Format vuole. Un reality show dove lui proporrà due vittime sacrificali (alcuni dalla fedina penale non proprio pulita, altri persone innocenti colpevoli solamente di essere utili a Format per mostrare che fa sul serio) e spetterà al pubblico scegliere chi merita di vivere e chi merita di morire dopo aver ascoltato l’appello delle due vittime.
Man mano che si va avanti nella lettura ci si accorge subito delle difficoltà in cui il commissario si trova nella ricerca del colpevole, non c’è infatti una sola persona all’interno della KLEM tv che possa dirsi totalmente disinterassata dalla richiesta di reality e dalla sua messa in onda, vuoi per eventuali tornaconti economici, vuoi per eventuali screzi familiari.
Ma chi è veramente Format? E cosa lo spinge a mettere in atto tutto questo?
A detta sua il suo unico scopo è dimostrare che nessun essere umano è innocente e senza peccato e che all’interno di ognuno si nasconde un potenziale assassino.
E come dimostreranno i dati di ascolto dei reality e il numero delle telefonate fatte da casa per scegliere chi delle due vittime dovrà morire, Format sembra avere ragione, sia che ci siano di mezzo possibili pedofili oppure bambini il pubblico comunque partecipa e segue con successo la trasmissione.
In realtà dietro al modo di fare di Format ci sono problematiche infantili mai raccontate e mai superate con un’educazione dettata dal padre a dir poco discutibile se non addirittura al limite del mostruoso.
Man mano che la trasmissione va avanti, la scoperta che Format aveva ragione in merito alla psiche umana manda tutti, lettore compreso nel più totale sconforto.
Come è possibile che la mente umana desideri veramente vedere queste cose? Come si possono accettare queste teorie? Ma soprattutto il colpevole sarà assicurato alla giustizia o riuscirà a farla franca e a continuare indisturbato il suo piano diabolico?
Lo consiglio vivamente anche se devo ammettere che alcune parti specie quelle relative alla descrizione delle indagini possono risultare un po’ pesanti se non si mastica un minimo di procedura penale, tuttavia anche queste nulla tolgono alla scorrevolezza della narrazione e alla suspance che il libro regala.