Dopo aver affrontato nei post precedenti alcuni aspetti specifici dell’animazione (vedi precedenti post “Lo stile dell’animazione”, “L’animatore è…” e “Il gioco”), concludiamo questa prima rassegna di post sulla formazione degli animatori con un vero e proprio “Mansionario dell’animatore”, che per il TGS Eurogroup diventa Mansionario del Leader. Si tratta infatti di riflessioni utilissime per i candidati Leader TGS Eurogroup per l’ormai vicina Estate 2013. Ringraziamo ancora una volta il sito donboscoland.it per la segnalazione.
NB: da domenica prossima la rubrica “Formazione Animatori” cede spazio ad alcune riflessioni settimanali ispirate dall’Anno della Fede e dalla Giornata Mondiale della Gioventù. Riprenderemo a parlare di formazione animatori a settembre.
Principi generali dell’assistenza salesiana con i ragazzi
Ecco alcuni appunti per garantire una presenza educativa in mezzo ai ragazzi durante l’animazione.
STARE CON I RAGAZZI
- starci fisicamente e volentieri
- giocare insieme
- non “perdersi” con un gruppetto dei ragazzi
- aver un occhio per tutti
- non stare sempre con gli altri leader
- attenzione ai piccoli e ai deboli (ragazzi in difficoltà)
- i più grandi si prendono cura degli altri (nel buon esempio, nell’attenzione…)
- non dimostrarsi stanco o stufo di stare con i ragazzi
- voler bene con fermezza (saper dire dei “no”)
- non perdere di vista nessun ragazzo
- attenzione agli angoli nascosti
- non aver paura di perdere la faccia correndo, ridendo, giocando
- ascoltare per 10 minuti e parlare per ½: lascia che i ragazzi parlino liberamente con te
- non cercare i falsi sorrisi
ACCOGLIENZA
- arrivare 5 minuti prima dei ragazzi, controllare gli spazi (le aule alla mattina, la hall per la serata), le attrezzature didattiche o gli strumenti di gioco che ti servono
- andare incontro ad ogni ragazzo e accoglierlo con un sorriso
- salutare i ragazzi (buongiorno, buonasera, come stai…)
- conoscere il loro nome, ricordarsi delle cose che ci raccontano
- interessarsi di cose loro
- disponibilità a giocare
- non considerarsi maestri ma modelli (dare il buon esempio)
PREVENIRE
- stare con i ragazzi, non lasciarli soli
- avere rapporti personali con i ragazzi, non solo con il gruppo
- verificare la conoscenza delle regole e chiederne l’osservanza
- saper ascoltare e comprendere
- saper ricominciare
- imparare a pregare per i nostri ragazzi
LAVORO DI SQUADRA
- far circolare le informazioni tra leader (non i pettegolezzi)
- non pensare di sapere fare da solo
- interventi troppo duri o troppo buonisti
- aver fiducia della struttura organizzativa, fare affidamento alla Segreteria TGS
CASI DIFFICILI
- conoscerli e farsi conoscere
- dimostrarsi positivi nei loro confronti, niente pregiudizi
- mai minacciare con cose che non si mantengono, evitare le prese di posizione pubbliche
- non castigare
- non permettere che i ragazzi ci manchino di rispetto…
- pregare per coloro che ci danno più fastidio
* modi appropriati
- definire le regole conosciute e osservate da tutti
- predisporre un ambiente favorevole, sottolineando il positivo dei ragazzi
- definire i limiti precisi per il comportamento dei ragazzi
- controllare il comportamento tramite la vicinanza
- bloccare il comportamento tramite segnali non verbali
- risvegliare l’interesse
** modi inappropriati
- dare attenzione eccessiva al comportamento disturbante o dare attenzione solo quando c’è un comportamento disturbante
- proibizione, soprattutto quando non si ha l’autorità sufficiente per farla rispettare, o quando si afferma un “potere” che chiude la relazione
- minaccia
- minaccia non mantenuta
- attacco alla persona: critica, attacco, ironia… (messaggio che si trasmette: tu sei così e non puoi cambiare)
- incoerenza