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Formello il Parco di Veio e la Francigena

Creato il 09 agosto 2011 da Giuseppecocco @giuseppecocco

Formello il Parco di Veio e la Francigena

Dopo aver percorso il GRA Raccordo Anulare, svolto per la Cassia Veientana (Cassia bis) in direzione Viterbo; a poco meno di un’ora di viaggio, imboccato il viale Regina Margherita, costeggiato sulla sinistra da costruzioni recenti, mi appare sulla destra il fianco del centro storico poco prima di un curvone e una leggera salita che mi porta rapidamente ad un grande slargo prospicente la Porta che dà accesso al borgo medievale, su cui insiste il monumento ai caduti, circondato da alcuni alberelli, all’ombra dei quali si fermano a chiacchierare sulle panchine, gli anziani del paese circondati da vocianti bambini.

Costo Carburante € 6.58
Tempo 00h53 di cui 00h25 su strade a scorrimento veloce
Distanza 62 km di cui 43 km su strade a scorrimento veloce

Formello è un comune di 12.016 abitanti, della provincia di Roma, nel Lazio.
Il paese fa parte dell’area metropolitana di Roma e si trova a sud-ovest dei Monti Sabatini, all’interno del Parco Regionale di Veio, che ne ricopre il territorio per il 71% circa della superficie; confina a nord conil territorio del Comune di Campagnano di Roma, ad est con Sacrofano, a sud e ad ovest con Roma.

Formello il Parco di Veio e la Francigena

Dopo aver parcheggiato la macchina in uno dei due grandi comodi parcheggi alla base della rupe, risalgo nella piazzetta ed entro nella porta chiusa al traffico, salvo quello dei residenti, attraverso un grande arco di tufo sotto il quale un affresco appena visibile, a ridosso del Palazzo Chigi (attualmente in fase di restauro), già residenza Orsini del XV sec., ed accedo al centro storico.

Formello il Parco di Veio e la Francigena
Dopo aver superato sulla destra, nell’ordine, un negozio di oreficeria, il portoncino dell’assessorato alla cultura e un bar pasticceria dove il gusto si sazia con la vista per l’elegante restauro e il palato per i buoni dolcetti, ecco aprirsi la pulita, ben restaurata e luminosa piazza San Lorenzo dove una bimba piccola seduta su un piano di peperino osserva pochi bambini che giocando con la palla rompono il silenzio con le loro voci appresso a una palla. La piazza, di forma rettangolare, è chiusa sulla sinistra dal Palazzo Baronale detto anche Castello, in effetti il Palazzo Chigi di forme quattrocentesche; all’interno si trova un cortile a portico su pillastri ottagonali nello stile di Baccio Pontelli, e loggiato superiore decorato con affreschi del ’500. Sulla destra del palazzo, leggermente arretrata in un angolo formato a nicchia, è la parrocchiale di
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Chiesa di S. Lorenzo Martire
, di origini medievali, ma con forme architettoniche del XVI sec., dalla singolare facciata asimmetrica che incorpora il campanile romanico a due ordini di bifore e con cornici decorative; l’interno di forme sangalliane, a tre navate divise da pilastri, all’inizio della parete sinistra affreschi di Donato Palmieri e poi anche un’antica Meridiana; è stata recentemente ricostruita, dopo oltre mezzo secolo dalla sua distruzione, l’antico strumento astronomico indica ancora oggi, ogni giorno, con la precisione del secondo, l’istante del mezzogiorno solare di Formello, diverso in maggiore o minor misura nel corso dell’anno dal mezzogiorno dell’orologio.
Riuscito dalla chiesa costeggio il piccolo Museo dell’Agro Veientano, istituito nel 1992, per ora in una sede provvisoria, spesso chiuso, in attesa della sede definitiva nel Palazzo Chigi. L’esposizione completa illustrerà tutte le fasi storiche dell’Agro Veientano, dal IX sec. a.C al XVI sec. d.C. per MAGGIORI INFORMAZIONI

Formello il Parco di Veio e la Francigena
Passato il portone del piccolo Municipio mi immergo nella Via XX settembre, l’arteria principale del piccolo e concentrato centro storico, che scorre da nord a sud al centro del pianoro di tufo su cui sorge il borgo antico. Lungo il percorso si aprono alcuni vicoli e un paio di piazzette, si incontra la Chiesa di S. Michele Arcangelo, in cattivo stato, con elementi architetonici e decorativi del ’500 e ’600 e un bel campaniletto romanico simile a quello della parrocchiale, rinforzato con la chiusura delle bifore; il portale d’ingresso sorretto da una puntellatura, il portone di legno smangiucchiato dal tempo appena socchiuso mi permette di occhieggiare un gruppo di ragazzini che cantano diretti dalla maestra, alla base di una grande abside con affreschi romanici.
Formello il Parco di Veio e la Francigena
Tiro avanti e nei pressi incontro una bella e suggestiva piazzetta quadrotta con al centro un albero all’ombra del quale pigramente tanti gatti di tutti i colori e le razze. Qui tra case con belle scalinate anche i resti di una villa di Carlo Fontana.

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Ancora pochi passi e sono arrivato in fondo alla via XX settembre, alla rupe e al paese. Dove mi affaccio nel fondo c’è il fosso boscoso e in cima ad una rampa stretta che da lì risale il segnale del percorso della Via Francigena. Formello è l’ultimo Comune lungo la via Francigena prima dell’ingresso a Roma. Lo scorso 28 luglio, terminati i lavori di recupero e messa in sicurezza, è stato inaugurato proprio il tratto della Francigena ricadente nel territorio di Formello. Il percorso, di circa 10 km, si snoda attraverso la valle del Sorbo, il Centro Storico, l’area della Pietrara e, ancora, oltre la Cassia Veientana, nella necropoli di Veio prima di arrivare a Roma.

Per info sui percorsi seguire il link FRANCIGENA NELLE TERRE DI VEIO

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NEI DINTORNI

CASOLARE 311 – MUSEO STORICO ETNOGRAFICO CIVILTA’ CONTADINA
Il Casolare 311 è un Museo della Civiltà contadina allestito in una casa colonica assegnata dall’Ente Maremma ad un bracciante formellese negli anni ’50. E’ punto informativo del Parco di Veio, collabora con il Gruppo di studio “Il paesaggio come patrimonio storico” – Università La Sapienza. Il Casolare è stato recentemente riconosciuto Museo di Interesse Locale. Indirizzo: Via dei Santi Martiri (Loc. Perazzeta)
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IL SORBO E LE VALLI DEL CREMERA
Le Valli del Sorbo rappresentano uno scenario altamente suggestivo di monti boscosi, gole e ampie radure attraversate dal Crèmera. Per la loro eccezionalità sono riconosciute Sito di Importanza Comunitaria (SIC) scarica la scheda informativa

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