Formula 1: Gran Premio di Germania in esclusiva free sulle reti Rai

Creato il 05 luglio 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano

Solo quattro giorni, ed è già ora di tornare tutti in pista per il Gran Premio di Germania: il rimpallo di responsabilità tra Pirelli e squadre prosegue con vicendevoli accuse sempre più surreali, in un clima incandescente che oramai riversa sugli pneumatici qualsiasi male possibile, dalle scarse prestazioni di alcuni agli eccessivi miglioramenti di altri. Parlando di miglioramenti, e di gomme, non si può non parlare di Mercedes: il team che qui gioca in casa si avvicina al GP di Germania che prende il via oggi sul circuito del Nurburgring con la grande pressione di dover fare risultato, per confermarsi sempre più tra i contendenti al titolo mondiale. Le frecce d’argento sono davanti alla Ferrari in classifica costruttori, mentre Hamilton e Rosberg rimangono i favoriti al sabato per un’altra qualifica in cui potranno giocare il ruolo dei leoni.
Il Gp di Gran Bretagna ha portato un risultato positivo per Fernando Alonso, con il podio e la riduzione del distacco su Vettel nella classifica iridata, ma allo stesso tempo la Ferrari è stata meno competitiva del previsto, nei confronti di Mercedes e Red Bull. “Sarà importante avvicinarsi nelle prossime gare – ha commentato lo spagnolo – Dobbiamo migliorare ed essere più veloci, per ora non siamo sufficientemente competitivi”.
Il pilota della Ferrari non vuole però sbilanciarsi, visto che prima dovranno essere verificate le novità in pista: “So che sono state studiate delle modifiche e speriamo che queste possano permettere a tutti noi piloti di correre in condizioni di sicurezza – ha commentato - In questo momento non possiamo fare pronostici perché nessuno le ha provate e non sappiamo quali e quanti benefeci potranno offrire, solo confidare nel fatto che correre non sia pericoloso”. 
Ad Hamilton, però, brucia ancora molto la sua gara di casa persa per lo scoppio di una gomma quando era in testa al GP: consegnata la prima posizione prima a Vettel e poi allo stesso compagno di squadra, l’inglese è ben deciso a prendersi la rivincita in terra teutonica, magari con un altra pole stratosferica come fatto a Silverstone.
Non sarà così semplice, però, e per ovvi motivi: in Germania gioca in casa anche il tre volte campione del mondo in carica, Sebastian Vettel, che domenica scorsa ha subìto il primo ritiro stagionale per un guasto del cambio e che nel GP di casa non ha mai vinto. Se dovesse proseguire questo trend, Vettel potrebbe mantere intatto il suo record negativo di zero vittorie in Formula 1 nel mese di luglio: nonostante i tanti successi, non è mai salito sul primo gradino del podio né qui né in Ungheria, dove si correrà alla fine del mese.
Il suo compagno di squadra Webber, invece, proprio al Nurburgring ottenne il suo primo successo in Formula 1: era il 2009 anno in cui segnò anche la pole position e dominò la gara nonostante un drive trough. Tutto grazie ad una netta superiorità tecnica della Red Bull che ora vacilla strattonata dalla vastissima concorrenza.
Se la McLaren sarà più impegnata a tornare nella Top 10 che a cercare la vittoria, Ferrari e Lotus non possono essere lasciate fuori dalla lista: la scuderia italiana ha vinto più edizioni del GP di Germania di tutte le altre squadre, con ventuno successi contro i dieci del primo inseguitore, la Williams; la Lotus, invece, vede in Raikkonen uno dei piloti meno prolifici in terra tedesca con sei ritiri in sedici partecipazioni e mai una vittoria. 
Non c’è dubbio, però, che sotto i riflettori ci saranno sopratutto le gomme Pirelli: il costruttore italiano ha identificato nel comportamento delle squadre la causa delle tante forature di domenica scorsa, in particolare il montaggio delle asimmetriche gomme posteriori, invertite per avere un guadagno prestazionale, così come l’uso di pressioni bassissime per ridurne il consumo.
In Germania, comunque, saranno usate le gomme sperimentate nelle libere a Montreal e Silverstone, con costruzione in Kevlar invece che in accaio; le gomme avranno poi una cintura in stile 2012, già dimostratasi affidabile nella scorsa stagione. Dalla prossima gara in Ungheria, le gomme saranno stravolte rendendole prima di tutto simmetriche (annullando l’effetto dell’inversione, sia positivo che negativo) e poi costruite usando la carcassa 2012 mantenendo solo il diverso tipo di mescole studiato per questa stagione.
Ancora una volta saranno quindi fondamentali le libere del venerdì, dove però potrebbe ancora piovere come accaduto negli ultimi due eventi: per qualifiche e gara, invece, una pista asciutta dovrebbe fare da cornice al Gran Premio di Germania 2013.
Il Gran Premio di Germania è tappa fissa del Mondiale di Formula 1 dal 1951 (vittoria di Alberto Ascari) e da allora si è sempre disputato sui circuiti di Nurgburgring e Hockenheim e solo in 3 casi non si è corso (1955, 1960 e 2007). Nel 2007 fu sostituito dal Gran Premio d’Europa, disputatosi sulla pista del Nurburgring. Negli anni antecedenti la Seconda Guerra Mondiale, sulla Nordschleife (l’anello nord) sono nati miti come Mercedes-Benz e Auto Union e si è consacrato il mito di Tazio Nuvolari, autore di una strepitosa vittoria nel 1935.
Dal 1951 al 1976 (tranne che nel 1959 e 1970) il circuito ospitante il Gran Premio di Germania era il terribile Nurburgring. All’epoca si correva sulla leggendaria Nordschleife, percorso di 22,834 km composto da ben 172 curve di cui 84 a destra e 88 a sinistra che si differenziavano tra di loro per raggio, inclinazione e pendenza. Sono state anche fatte delle modifiche al tracciato inserendo dei guard rail che però non hanno evitato il terribile botto di Niki Lauda nel 1976. Il pilota austriaco andò a sbattere violentemente contro una parete rocciosa all’uscita di una curva a sinistra molto veloce e la sua Ferrari prese fuoco. Niki, privo del casco, rimase intrappolato nella vettura e venne tratto in salvo da tre coraggiosi colleghi tra i quali Arturo Merzario. Ancora oggi Lauda porta i segni di quanto è successo in pista quel terribile 1 Agosto 1976.
Per tornare ad ospitare la massima serie, fu decisa la costruzione di una nuova pista: il Gp-Strecke, che avrebbe preso il posto della vecchia pista in tutte le competizioni di massimo livello. La si costruì lì dove sorgeva la Südschleife, che fu quasi totalmente demolita. Il nuovo tracciato venne inaugurato nel 1984 con una gara per sole Mercedes vinta da un giovanissimo Ayrton Senna. Nonostante la costruzione di questa nuova pista, dal 1976 al 2007 il Gran Premio di Germania si è sempre corso sul circuito di Hockenheim (modificato nel 2002 accorciandolo dai 6825 metri agli attuali 4574). Dal 2008 i tracciati di Nurburgring e Hockenheim si alternano come sede del Gran Premio di Germania
La scorsa edizione è stata vinta da Fernando Alonso su Ferrari, il quale non vorrà certo lasciarsi scappare l’occasione di rivincere il gran premio ed accorciare ulteriormente il distacco da Vettel. L’asturiano viene da un inizio di campionato tutto sommato brillante rispetto all’anno scorso (a questo punto della stagione sono 2 le vittorie di Fernando contro la sola vittoria dello stesso periodo della scorsa stagione) nonostante uno zero per il ritiro in Malesia.

Di seguito la programmazione del weekend del Gran Premio di Germania, in esclusiva in chiaro sulle reti Rai

Venerdì 5 Luglio 2013
ore 14.30 - "Anteprima F1": Sintesi Prove libere: Prima Sessione (Rai Sport 1)
Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno
Inviati: Stella Bruno, Giorgio Piola
ore 22.30 - "Anteprima F1": Sintesi Prove libere: Seconda Sessione (Rai Sport 1) 
Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno
Inviati: Stella Bruno, Giorgio Piola
Sabato 6 Luglio 2013
ore 18.05 - "Pit Lane": Differita Qualifiche (Rai 2 e Rai HD)
Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno
Inviati: Stella Bruno, Giorgio Piola
Domenica 7 Luglio 2013
ore 21.00 - "Pole Position": Differita Gara (Rai 2 e Rai HD) 
Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno
Inviati: Stella Bruno, Giorgio Piola
ore 23.00 - "Pole Position. Il Commento" (Rai 2) 
Conduce: Franco Bortuzzo
Opinionisti: Jean Alesi, Gabriele Tredozi
Moviola: Roberto Boccafogli
A cura di Ciro Scognamiglio per Apollo - Un mondo di news

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