Nessun verso è libero
T. S. Eliot
Forse se avessi smesso prima
quest’ossessione di volere invano
quella speranza quella dedizione
l’insonnia il sacrificio tutto quanto
(mi sarebbe bastata una risposta
per finirla qui anche stavolta
come ho lasciato che finisse sempre)
È la strada che non ho seguito la mia strada
che curva dove corri
e sbanda dove ti aspetto
Il rosso della cenere si accende
e ti fai nebbia al tatto, al passo
svelto che separa
dal cedimento la mia resistenza
La maglia è troppo larga e il corpo vaga
dal bordo al bordo dell’autunno
che si dilata e si disperde scuro
come macchia di tumore, denso
sperare disperare intenso
E quello che rimane è una voragine
il dentro che attraversi è nebbia spessa