Le vacanze sono iniziate da tempo eppure molti italiani rimangono a casa per motivi economici: l’enorme pressione fiscale, la crisi economica che “non da tregua” e altro ancora costringono gli italiani “a rimanere a casa”.
Le grandi città non si svuotano come negli anni passati e se si esce si incontrano molte persone che non sono partite per le vacanze.
Gli italiano così riscoprono il piacere di “belle dormite” al mattino, negate normalmente dallo stress del lavoro; “scoprono” e si riappropriano delle città che d’estate spesso erano desolate e “ritrovano” luoghi, sapori, odori e colori dell’estate cittadina che avevano dimenticato.
Tanti italiani che non sono partiti per le vacanze passeggiano per i parchi magari mangiando una granita o un gelato e sicuramente oltre “alla tristezza per le mancate vacanze al mare” provano anche uno “strano” senso di “liberazione” dalla “frenesìa isterica collettiva” delle vacanze: molti si sentiranno come “drogati liberati dall’assuefazione” e si riscopriranno “diversi” con “diverse” giornate da vivere da quelle vissute gli anni passati.
La crisi economica “ha forzato” dei cambiamenti di cui forse necessitavamo da tempo, tutti impegnati a seguire il flusso, a seguire quello che “tutti fanno”: “l’orgia consumista” si sta moderando finalmente e gli acquisti, le abitudini e gli stili di vita di tutti cambiano.
Non si compra più il “prodotto del momento” o il capo d’abbigliamento “alla moda” come si faceva un tempo: molte persone sono “costrette” dalla crisi economica ad una logica del risparmio e neppure i “sempre amati” saldi riscuotono più lo stesso successo.
Forse siamo all’alba di un’epoca nuova!