Magazine Società

Fortaleza Sudicia

Creato il 19 marzo 2011 da Giancarlo
Potrà essere che mi inganno, ma non credo che esista, nel Paese, qualche amministrazione simile a questa di Fortaleza. Mai uno slogan contrariò tanto il senso della sua creazione. Con la prefeita Luiziane Lins, Fortaleza mai fu bella, ma, al contrario, si trasformò in Fortaleza sudicia. E il più grave è che ancora spende denaro del contribuente per giustificare il “bela” con mezza dozzina di operai lavando le vicinanze del São Luiz, durante la prima del film su “Che” Guevara, idolo della prefeita.Chi segue l'attuale amministrazione municipale non può rimanere zitto davanti a tanto disprezzo e tanta mancanza di rispetto dell'opinione pubblica. Questa “Fortaleza bela” deve essere archiviata per sempre, poiché ricorda la fase di maggior calamità amministrativa di una capitale.Voglio solo dare un esempio. Percorra il lettore la rua Tenente Benevolo, nel senso est-ovest, e svolti a sinistra nella rua Gonçalves Ledo, giungendo al Mercado dos Pinhões. Lì, nel cuore della città c'è il ritratto di una capitale senza prefeito, senza controllo, senza niente.Dubito che qualche turista o cittadino, transitando per quasi mezzo isolato di immondizie, con fuochi accesi, letti, pezzi di poltrone gettati al suolo tra varie montagnie di immondizie, possa dire che Fortaleza ha un prefeito o una prefeita.Giungo ad ammettere che dona Luizianne non conosca ciò che sto rivelando, benché sia assidua ai “show” che si realizzano tutti i venerdi all'interno del vecchio Mercado dos Pinhões, diretti dall'eccellente Augusto Borges.Fortaleza sta pagando per la mancanza di cultura della maggior parte della sua popolazione, che si lascia convincere dalla demagogia a basso costo, votando in favore di propaganda falsa che porta il popolo ad avere dubbi sui vantaggi della democrazia. Dubito che nella “dittatura” di cui tanto parlano, alcune capitali abbiano sofferto quello che soffre Fortaleza, sotto qualunque aspetto.
Themístocles de Catro e SilvaJornalista e advogadoper il giornale O Povo, edizione 1° agosto 2009
Quanto sopra è il grido di dolore di un fortalezense che, posso immaginare, ama la sua città, e soffre per quello che vede giorno per giorno, sia con l'occhio distaccato dell'avvocato che con l'occhio curioso del giornalista, ma ancor più con l'occhio del cuore di qualunque cittadino di questa città, che meriterebbe molto più che l'attuale amministrazione inetta e incompetente.Themístocles giunge addirittura ad auspicare un ritorno al passato, non tanto al regime militare, suppongo, ma alla “dittatura” Vargas”. Ma pur senza giungere a questi limiti, una maggior incisività della cura del bene pubblico potrebbe solo portare benefici a questa città che pun nata in ritardo rispetto ad altre più blasonate capitali, vanta comunque una fase storica notevole.Fase storica visibile nei palazzi, nelle piazze, nella stessa Cattedrale, ma che nella maggior parte dei casi è nascosta dietro sudiciume, macerie, cartelli pubblicitari posizionati accuratamente per nascondere lo sfacelo di questa città.Themístocles non ha voluto probabilmente infierire più di tanto, citando il solo esempio del Mercado dos Pinhões, ma in città, nelle zone nobili, come Aldeota, Varjota, Meireles e la stessa Praia di Iracema, i rifiuti si accumulano sui marciapiedi, obbligando i pedoni a camminare sulla strada, in un pericoloso slalom tra le auto circolanti.Nei pressi di ristoranti di lusso, i cucinieri gettano sul marciapiede chili di scarti di pesce, gallina e viscere, dove rimangono giorni, allo sguardo dei passanti e deliziando le nobili narici degli abitanti di questi quartieri “schic”, con la gioia di numerose colonie di topi, tanto grandi, che anche i gatti più famelici stanno alla larga.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :