"Amore di coppia certo, ma anche amore per gli altri, per la storia e per i luoghi storici di Torino. Cita il celebre brano portato al successo da Claudio Villa l’appuntamento proposto dal Forte di Fenestrelle. Con «Un Amore Così Grande», alle 20,30, la Fortezza abbassa il ponte levatoio per le coppie di innamorati, che vogliono regalarsi una serata romantica e suggestiva. Nel Palazzo degli Ufficiali si rivivono le atmosfere passionali dell’800 con gli attori di Campo dell’Arte, mentre la Compagnia The Pleasure propone un elegante spettacolo di Burlesque, e la cena a lume di candela al Café des Forcats è accompagnata dalla musica dal vivo di Frank Polacchi" (La Stampa)
Ed esiste forse, miei cari lettori, un luogo d'amore, più d'amore di quello del Forte di Fenestrelle? No, ne dubitiamo. Altro che parco della rimembranza di Posillipo o la Torre Eiffel di Parigi, Fenestrelle è un luogo d'amore per antonomasia. Amore, fraterno. Fratelli d'Italia!
Insomma il paradiso del negazionismo, con buona pace dei meridionalisti.
Se poi è tutto condito dal meraviglioso spettacolo di burlesque:al bando il cattivo gusto per la scelta e il piagnisteo vittimista di Gigi di Fiore e Gennaro de Crescenzo, baciarsi sotto le volte del cielo di Fenestrelle è quanto di più romantico possa accadere agli innamorati. Con il brano di Claudio Villa magari a coprire la eco di urla di sofferenza lontane,che proprio quelle mura hanno custodito ed ancora conservano segretamente.
Forse avrebbero pensato la stessa cosa anche i soldati meridionali, prigionieri di una guerra non dichiarata, che sotto quel cielo avrebbero voluto dare l'ultimo bacio a moglie e figli, da cui una mano crudele li separò per sempre.
O stringere in un pugno solcato dalla fatica, un pò della terra natìa, perduta per sempre.
O avrebbero di certo gradito lo spettacolo di piccante burlesque magari per tenersi caldi, loro, abituati a ben altre temperature e climi.
Tutte chiacchiere, state calmi e buoni, Fenestrelle è l'acme del sentimento. Chissà però a cosa si riferiva una delle puntate di Gennaio di Geo&Geo quando definì la fortezza "un terribile carcere dei Savoia al limite del lager" (Ecco il video, dal minuto 28:00 è possibile ascoltare la descrizione del carcere di Fenestrelle: video)
Magari gli organizzatori lo avranno interpretato come un ameno luogo di amor profano, dove dei volontari campani,lucani,siciliani si facevano recludere e torturare per assecondare particolari fantasie erotiche lontano da opulente mogli e fastidiose suocere "terrone".
Di certo, avrebbero gradito la cena, i soldati napolitani. Il forte di Fenestrelle infatti era noto proprio per l'arte sublime dei suoi cuochi ".Per vincere la resistenza dei prigionieri di guerra, già trasportati in Piemonte e Lombardia, si ebbe ricorso ad uno spediente crudele e disumano, che fa fremere. Quei meschinelli, appena coperti da cenci di tela, e rifiniti di fame perché tenuti a mezza razione con cattivo pane e acqua e una sozza broda, furono fatti scortare nelle gelide casematte di Fenestrelle e di altri luoghi nei più aspri siti delle Alpi. Uomini nati e cresciuti in clima sì caldo e dolce, come quello delle Due Sicilie, eccoli gittati a spasimar di freddo e di stento tra le ghiacciaie. (Civiltà Cattolica, serie IV, vol. IX del 25-1-1861)"
Stavolta però, gli organizzatori, come si legge nel volantino, si sono fatti furbi. Per evitare il sovrappopolamento della fortezza, hanno richiesto la prenotazione obbligatoria. E già, mica come 150 anni fa dove si stava quasi uno su un altro: In quel periodo nella fortezza erano rinchiusi 1000 prigionieri, altri 6000 erano ammassati a San Maurizio Canavese sotto il controllo di due battaglioni di fanteria. (Controstoria dell'Unità d'Italia di Gigi di Fiore).
Insomma, un luogo romantico e pittoresco. Una domanda m'è sorta spontanea: ma, seguendo la stessa linea di principio, la festa di Carnevale è stata organizzata tra le teste mozzate del Museo Lombroso?
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