Sua Maestà la Regina dei Fagioli

Creato il 28 giugno 2011 da Danielevecchiotti

Sua Maestà la Regina dei FagioliElisa Occhini, l’aiuto-regista di “Tutto Matto – C’erano una volta gli Anni ‘80”, si è decisamente montata la testa.
Da quando compare come damigella d’onore di Sua Maestà Raffaella Carrà nel nuovissimo spot TIM, si è convinta di avere il sangue blu nelle vene, e ha dichiarato che continuerà il suo lavoro solo a patto di starsene mollemente accomodata nel sontuoso palco d’onore del Teatro dei Coraggiosi.
Oltre a ciò, pretende che due palestratissimi paggetti in tanga riforniscano continuamente la sua scorta di pistacchi, noccioline granellate e semi di zucca.

Noi, che però siamo qui per parlare di Anni ’80, non possiamo esimerci dal sentirci esplodere dentro un magone di triste malinconia, nel pensare allo spot in cui la nostra assistente alla regia è al fianco di Donna Raffaella, e nel realizzare quanto la Signora Pelloni, diva incontrastata dell’emittenza, sia caduta in basso (e ci riferiamo ovviamente al suo fare da testimonial a schede telefoniche e yogurt contro il colesterolo, non al fatto che abbia lavorato con la Occhini).

Dunque non ci resta altro che consolarci con il ricordo del grande boom televisivo del 1984, quando, ancora con la complicità di Gianni Boncompagni, la Carrà inventò la televisione di mezzogiorno, e lanciò quell’innovativo “Pronto Raffaella?”, padre di tutti i palinsesti giornalieri contemporanei.

Chi a quei tempi non c’era e non ha vissuto in prima persona la rivoluzione dei giochini scemi all’ora di pranzo difficilmente riuscirà a rendersene conto, ma quella trasmissione fece da vero e proprio spartiacque, cambiando per sempre il concetto di intrattenimento e spaccando la storia d’Italia in due ere: ante- e post- “Pronto Raffaella?”.

Gli ingredienti del programma erano tutti superinnovativi: in primis c’era una soubrette fino a quel momento consacrata solo ai lustrini e alle mille luci del sabato sera che d’improvviso entrava in cucina tra sughi e sacchetti della spazzatura, mischiando i classici balletti, le canzoni e i vestiti da circo con un più inedito lato casalingo e quotidiano. Poi c’era il talk show: un salotto alla Costanzo dove si alternavano attualità e sogno, drammi e interventi comici, storie comuni e personaggi dal peso specifico sproporzionato rispetto allo stile della trasmissione (cercate su Youtube il video con l’ospitata di Madre Teresa di Calcutta, e capirete cosa intendo).
Last but not least c’erano i giochini al telefono, quizzetti banalissimi eppure assolutamente irrisolvibili in cui la cultura era un inutile accessorio e tutto era puntato su due elementi-chiave: la fedeltà al programma (che consentiva di prendere nota di tutto quanto già detto dagli altri partecipanti) e una incommensurabile botta di culo.

Una media di quattordici milioni di telespettatori rimaneva incollata al teleschermo (roba che oggi nemmeno i mondiali di calcio), e d’improvviso il sacro rito del pranzo in famiglia con gli abituali racconti e le discussioni si azzerava a beneficio di quello che qualche anno dopo Renzo Arbore, in una celeberrima sigla, avrebbe definito “nuovo focolare”.

Smessi i panni della principessa delle showgirl, Raffaella diventava di colpo la Regina dei Fagioli, un curioso incrocio tra una giornalista, una cantante di pezzi trash e una dispensatrice di miracoli in salsa mista. Il tutto – ovviamente – senza rinunciare mai a quell'innata vocazione di baraccona placcata oro che ancora oggi, a sessantotto anni suonati e nei trenta secondi di uno spot, è il suo vero, costante, inconfondibile marchio di fabbrica.

Da vincenza
Inviato il 28 giugno a 15:11
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articolo da quattro soldi marci e sporchi.

Da frank
Inviato il 28 giugno a 14:35
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A difendere la grande Raffaella Carrà non ci penso proprio! Con la sua trentennale carriera costellata solo di grandi successi in Italia ma soprattutto in Europa e Sudamerica) si difende benissimo da sola! Ogni persona che conosca anche solo un minimo la storia della tv e dello speattacolo italiano lo sà e riderà alla lettura di questo pseudo-articolo! Hai capito caro DANIELE VECCHIOTTI, sua Maestà il Re dei Giornalisti improvvisati??? Le tue sono solo braccia rubate all'agricoltura!!!!!

Da Deborah
Inviato il 28 giugno a 14:15
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Ma come si puo' commentare?!?!?! Raffaella Carra' e' una donna generosa, simpatice e estremamente professionale. Anche io ho avuto l'onore di lavorare con lei e non mi sono persa una battuta perche' c'e' solo da imparare da una come lei, mentre c'e' poco da imparare da te...

Da Dario
Inviato il 28 giugno a 13:55
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Questo articolo è la dimostrazione di quanto questo "giornalista" conosca poco o niente di quello che l'"artista" Raffaella Carrà abbia fatto nella sua lunga carriera. Prima di scrivere certe idiozie dovrebbe documentarsi e rendersi conto che nemmeno campasse 1000 anni sarebbe capace di arrivare al suo livello di professionalità

Da Jacopo
Inviato il 28 giugno a 13:50
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E' molto triste vedere come ancora ci sia qualcuno che non è in grado di cogliere l'autoironia ed il gioco di un grande personaggio come Raffaella Carrà, che, alla luce dei suoi 40 anni da grande diva dello spettacolo, riesce anche a regalarci momenti di leggerezza e simpatia, riuscendo a prendersi in giro senza voler apparire a tutti i costi una divina, intoccabile e seriosa stella del lontanissimo firmamento.

Da Tony
Inviato il 28 giugno a 13:44
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E allora Nino Manfredi quando faceva gli spot del caffè?

Gli spot li fanno tutti, difficilmente qualcuno si tira indietro, se Raffaella Carrà e stata chiamata significa che la TIM crede in Lei e la ritene una testimonial valida, aldilà della regia o della qualità artistica dello spot che ha solo uno scopo commerciale. Raffalla Carrà sta ottenendo ancora una volta un grande successo in tutto il mondo con "Far l'AmoreE remixata da Bob sinclar. Se la Televisione sta andando a rotoli a furia di propinare programmi trash chi la resa grande passa ad altro.

Da pasquale63
Inviato il 28 giugno a 12:59
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Egregio Signor Daniele, allora secondo lei è più bello vedere in televisione gente come Belen Rodriguez o Elisabetta Canalis che basano la propria popolarità sulla volgarità, sul pettegolezzo e sulla superficialità?

A questo proposito, apprezzo molto l'attrice Bianca Guaccero che dice: "Mi piacerebbe vedere più arte, più talento, più professionalità in televisione", riguardo proprio a Belen Rodriguez e ad Elisabetta Canalis!

Raffaella Carrà insegna ...

Da m.ario
Inviato il 28 giugno a 12:57
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Questo articolo non merita commenti!

Da PAOLO
Inviato il 28 giugno a 12:54
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La Carrà è donna di spettacolo completa! Chi come me ha vissuto per anni in Spagna sa quanto sia idolatrata all'estero e per noi Italiani dovrebbe essere motivo d'orgoglio. Poi c'è sempre qualche mezza calzetta pronta a dire cavolate senza prima misurarsi.

Da Max
Inviato il 28 giugno a 12:44
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Ma come mai chi non vale niente, trova sempre la presunzione di giudicare i grandi come Raffaella, ma ci rendiamo conto delle assurdità che dice questa sottospecie di giornalista? se tale si può chiamare???

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